[photopress:berlino.jpg,full,centered]Maglietta rossa, calzoncini rossi, tutti rossi. Sulle spalle il simbolo di Smarathon, una carrozzina che porta Rebecca al traguardo, nel cuore e  in testa la voglia di darle una mano correndo. La storia di Rebecca è nota, l’ho scritta molte volte. Ma secondo me vale la pena di scriverla sempre, così lo faccio ogni volta che posso. Rebecca è una bimba affetta da Sma, l’atrofia muscolare spinale. Il estrema sintesi le manca una proteina che permetta ai suoi muscoli muscoli di crescere con tutto ciò che ne deriva. Da qualche anno i suoi genitori  stanno raccogliendo fondi da destinare alla ricerca per cercare una cura a questa malattia. Lo fanno in tanti modi e lo fanno soprattutto attraverso Smarathon un bel gruppo di runner che corre maratone, mezze maratone e altro in mezzo mondo. Ovviamente erano anche a Berlino. C’erano Luca e Andrea, il papà e lo zio di Rebecca, che hanno finito in tre ore e 45 minuti, c’erano i genitori di una compagna di scuola di Rebecca e c’erano altri amici. Davide, il più veloce della truppa, è arrivato in 3 ore e 28 minuti: come Gebre aveva annunciato di voler stare sotto le 3 ore e 20 ( il suo miglior tempo) ma qualcosa non deve essere andato per il giusto verso e non c’è stato nulla da fare. Al traguardo anche Lele ( 3.29) ,Paolo (3.43) e Luca (4.11). Archiviata Berlino  Smarathon punta su New York dove la squadra sarà ancora più nutrita e più agguerrita che mai .