[photopress:map_1.jpg,full,alignleft]Mille e un miglio sono più o meno 1600 chilometri. Da fare in bici , ovviamente a tappe, tagliando in due l’Italia, da Milano a Todi per poi risalire. Si chiama 1001 Miglia, edizione numero due per il più lungo raid ciclistico d’Europa, un percorso cicloturistico attraverso le strade secondarie d’Italia per un dislivello complessivo di 20.000 metri. Tutto questo è stato presentato dagli assessori allo Sport e al Turismo della Provincia di Milano, rispettivamente Cristina Stancari e Stefano Bolognini e dal presidente Ari, Audax Randonneur Italia, Fermo Rigamonti. Sono già 340 coloro che si sono iscritti a un evento che coinvolge 25 nazioni, 7 regioni, 25 province, 142 comuni e 19 comitati di tappa dove sono previsti punti di ristoro per i partecipanti. I ciclisti seguono il percorso segnato in totale autonomia, rispettando il codice stradale, gestendo forze e tempo a proprio piacimento lungo l’intero percorso con un limite massimo di tempo di 135 ore e uno minimo di 58 ore. Il percorso si sviluppa attraverso la Pianura Padana seguendo il corso del fiume Po, per inoltrarsi sulla dorsale appenninica, evitando le salite più impegnative, per attraversare la parte centrale seguendo il Tevere e i laghi Trasimeno, Corbara e Bolsena; poi risale attraverso le terre del Senese e del Chianti, della Lucchesia e attraversare poi il Parco delle Cinque Terre per costeggiare il mar Ligure con conclusione attraverso le colline dell’oltre Po e la pianura che costeggia le risaie e i navigli, lungo le storiche vie d’acqua lombarde. Nella parte finale verranno percorsi 34 km di pista ciclabile della provincia di Milano che costeggiano l’Alzaia del Naviglio Pavese e il Naviglio Grande, per dare nuovo valore alle vie d’acqua di Milano e della sua provincia, in concomitanza con il tema proposto in occasione dell’Expo 2015: l’acqua. Nel 2008, su 220 al via, conclusero in 163. Il via quest’anno il 16 agosto da Nerviano, l’arrivo il 22.
Per informazioni www.1001migliaitalia.it