Lo ammetto. La notizia è parecchio di cronaca anche se, un po’ ( molto un po’..) con la maratona c’entra. Però ogni tanto un’eccezione si può fare e, visto il dibattito di queste settimane su chiesa, scandali e crsi delle vocazioni mi ha incuriosito e quindi la riprendo. L’ho letta  sul Riformista, il quotidiano di Antonio Polito che in genere si occupa di politica ma su cui spesso si beccano delle <chicche>. Eccola. Stanotte a Roma , in occasione della 47ma giornata delle vocazioni, il Pontificio  seminario romano  organizza un pellegrinaggio che è in realtà una vera maratona che vedrà seminaristi, preti e suore e molti giovani speciali maratoneti della fede per sensibilizzare ad una riflessione sulla crisi delle vocazioni. I maratoneti della fede partiranno alle 23.30 dalla chiesa di San Sebastiano sulla Appia Antica, a mezzanotte arriveranno a San Tarcisio toccando la zona delle catacombe di San Callisto e quindi al Colosseo. Organizzatore del  pellegrinaggio notturno, don Dario Gervasi, vice rettore del Seminario Romano Maggiore, che ha curato l’organizzazione del pellegrinaggio.  La maratona prevede anche una tappa al carcere Mamertino e quindi all’alba l’arrivo in piazza San Pietro sotto le finestre del Papa. «Vogliamo svegliare Roma , chiedendo al Signore una primavera delle vocazioni per la nostra città, al sacerdozio e non solo…», spiegano gli organizzatori.  Mi sembrava un bel messaggio, soprattutto in un periodo dove sulla Chiesa le brutte notizie sono piovute come macigni e si è detto e scritto di tutto. Spesso anche a sproposito.