Da Montereale Valcellina in provincia di Pordenone a Napoli, 920 chilometri di corsa in sedici giorni. Non un’impresa impossibile ma comunque tostissma se si considera che metro più, metro meno sono una sessantina  di chilometri al giorno. Ma in questo caso non è tanto il gesto atletico , seppure enorme, che importa ma ciò che ci sta dietro: il messaggio. E il messaggio che vuole lanciare Michele Roveredo è chiarissimo: richiamare l’attenzione sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Partitira il 12 e promette di arrivare al traguardo il  27 giugno. Roveredo, giovane atleta friulano non è nuovo a iniziative del genere.  Lo scorso anno percorse a piedi il litorale adriatico dal Friuli all’Abruzzo, mentre all’ultima maratona di Venezia ha corso spingendo la carrozzella con la madre, anch’essa affetta da Sla. Nelle varie tappe della sua corsa attraverso l’Italia, Roveredo avrà degli incontri pubblici per promuovere la ricerca scientifica sulla malattia degenerativa. In 16 giorni di corsa farà sosta a Treviso, Padova,  Ferrara, Bologna, Monghidoro, Passo Raticosa, Passo Futa, Vaglia, Firenze, Greve in Chianti, Siena, Sovicille, Grosseto, Pescia Romana, Santa Marinella, Fiumicino, Roma, Anzio, e Terracina. Per tutto il viaggio sarà assisito da cinque persone che lo seguiranno con un camper attrezzato per un controllo continuo e per riprendere le varie fasi della corsa, che sarà trasmessa in diretta su internet (www. mogulus.com/controlasla).  Il ricavato dell’iniziativa andrà all’Associazione Asla onlus di Veggiano (Padova), che rappresenta un punto di riferimento nel Nord Est per gli ammalati di Sla e per i loro familiari e promuove la ricerca sulla malattia.