[photopress:tria1.JPG,thumb,alignleft][photopress:tria2.JPG,thumb,alignleft][photopress:tria3.JPG,thumb,alignleft][photopress:tria4.JPG,thumb,alignleft]Un chilometro e mezzo a nuoto, 40 chilometri in sella alla bicicletta e infine dieci chilometri di corsa. Queste le regole del Triathlon olimpico, lo sport di fatica che stamattina ha conquistato ill centro di Milano così come accade anche a Londra, Amburgo e Buenos Aires. Ho usato il verbo <conquistare> perchè sinceramente non pensavo che una città come Milano potesse organizzare e digerire una gara di triathlon praticamente tutta nel centro storico. Avevo dubbi perchè, dopo aver corso dieci maratone e almeno altrettante Stramilano, conosco l’accoglienza che i milanesi riservano agli atleti. E invece no. Fortunatamente è’ andato tutto bene e questo, dopo l’ultima maratona,  è un altro piccolo tassello che si va aggiungere alla cultura sportiva milanese. Per la prima edizione del Garmin city triathlon gli organizzatori avevano deciso di limitare il numero delle iscrizioni. Come mi aveva detto ieri Stefano Leone, triathleta ed organizzatore, questo era il nuemero zero e già dall’anno prossimo la gara milanese diventerà prova di coppa del mondo e poi delle World series. Più di 120 gli atleti alla partenza, tra cui 35 èlite arrivati da Francia, Ungheria, Austria, Svizzera, Italia, Stati Uniti e Australia. Gli atleti hanno nuotato nelle acque del Naviglio, pedalato intorno al Parco Sempione e corso fino al Duomo applauditi da un pubblico numeroso ed incuriosito. Ha vinto Dave Matthews, giunto dall’Australia per potersi fregiare del titolo di primo conquistatore della Garmin Milano City Triathlon nella classe Elite. Matthews ha tagliato il traguardo dopo 1h 48min 18sec, alle sue spalle, a soli 3 secondi di distanza, si è piazzato il ventiduenne Andrea Secchiero che ha preceduto l’ungherese Csaba Kuttor. Tra le donne il gradino più alto del podio è andato all’ungherese Margit Vanek (2h 4min 12sec), seconda Carla Stampfli a poco più di 3 minuti, terza Gaia Peron. L’australiano all’arrivo non strava più nella pelle: «E’ la prima volta che visito Milano- ha detto. E sono anche riuscito a vincere. E’ una città bellissima».