Domenica si pedala a Solden, la gran fondo più dura delle Alpi
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Dal Solden a Solden nella valle tirolese dell’Otztal, passando per i passi del Giovo e del Rombo. Quasi 240 chilometri con 5mila e 500 metri dislivello dentro e fuori tra i confini di Austria e Italia a cavallo del Brennero. Una strada che se la fai in moto te la godi ma in bici diventa il più bel tormento che si possa immaginare. La maratona ciclistica dell’Otztaler è’ una delle gare più dure e impegnative delle Alpi, aperta a professionisti e dilettanti. Si corre domenica prossima, 29 agosto, su un percorso che in gran parte sarà chiuso al trafficoo. Si parte dall’Austria, si sconfina in Italia a Vipiteno e poi si arriva di nuovo in Tirolo a Solden. Inutile dirlo, servono ottime gambe. I 5.500 m di dislivello sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa. Tempo previsto oltre 7 ore di dura e incredibile fatica, per i 4.452 iscritti – 4.692 uomini e 277 donne – in rappresentanza di 28 nazioni, con la netta predominanza della Germania (2.748) seguita da Italia (840) e Austria (792). I partecipanti italiani, 786 uomini e 54 donne, arrivano da 74 province. Con questa edizione 2010 la “Ötztaler” festeggia il suo trentesimo colpeanno. Era il 22 agosto di trent’anni fa quando alle 6:15 del mattino, davanti alla Basilica di Wilten a Innsbruck, è stata iniziata la storia della famosa Maratona Ciclistica Ötztaler con soli 154 partecipanti provenienti da cinque paesi – senza donne che parteciparono solo l’anno successivo. Un gruppo di ciclisti abbastanza piccolo! “Oggi non meno di 10,000 ciclisti cercano di acchiappare via Internet i 4,000 posti in gara- spiega il direttore Oliver Scwhartz- Come sempre, dopo alcuni minuti il sorteggio online è già esaurito”. Il via verrà dato alle ore 06.45 nel centro di Sölden, dove i partecipanti verranno accolti da migliaia di bolle di sapone, fuochi d’artificio e dalla colonna sonora “It’s a long way home”. Saranno i tiratori scelti austriaci a dare il via ufficiale con un potente colpo di cannone, che farà tremare i sellini. Poi la strada comincerà a salire e sul gruppo calerà il silenzio. Si sentirà solo il frusciare delle ruote e il ticchettare dei cambi alla rcerca di un rapporto che dia un po’ di sollievo alle gambe che si gonfiano.