Arriva il freddo dalla Russia? Ottimo per le tapasciate
Che senso ha correre una tapasciata se non fa freddo, se non piove, nevica, non c’è il ghiacchio sui sentieri? Nessuno, apunto. E allora sarà per questo che iri sera, ascoltando le previsioni del tg , mi si è allargato il cuore quando ho sentito il meteorologo che annunciava che il caldo di questi giorni (???) sta per finire. Dalla Russia è in arrivo una di quelle belle perturbazioni siberiane che fanno tanto Natale. Di quelle che il cielo terso ti illude e poi metti fuori il naso e ti si ghiacciano le lacrime. Chi corre sa perfettamente qual è la fitta al cuore che ti prende quando. di questi periodi il sabato pomeriggio, sul telefonino arriva l’immancabile messaggino di chiamata alle armi: “Domattina tapasciata a Zeloforamagno?…”. Zelo che? E dov’è? Fai una piccola ricerca su google map e scopri che è uno di quei i bei paesini nella Bassa ma che potrebbe essere nell’Oltrepo, in Brianza oppure ovunque, tanto non cambia assolutamente nulla. Campi, pioppeti da taglio, rogge, marcite e magari anche un fiume il tutto, quasi sempre, ammantato dal un bello strato di ghiaccio o da un’umida nebbiolina quando va meglio. Lì , al mattino presto, la perturbazione siberiana è molto più siberiana che in piazza Cadorna. Soprattutto se addosso non ti puoi mettere piumino, pile e altri ammennicoli antifreddo. Il momento più brutto è quando si lasciano i 28 gradi della macchina che la ventola a 4 ti spara addosso come un geiser per andare alla partenza. Mettere i piedi a terra non viene naturale, ci si deve pensare più e più volte. Serve un vero gesto di coraggio che arriva più o meno alle 7.30 di una della tante domeniche mattina, mentre il mondo si rigira nel letto o sta annusando il profumo del primo caffè che sale. Sempre, per tutti, quello è il momento in cui scatta il canonico ” ma chi me lo fa fare…”. ma dura poco. Giusto il tempo dei primi 500 metri. Poi ti prende quell’insano senso di euforia tipico di chi non è del tutto normale. Tipico di chi aspetta le tapasciate invernali come un bimbo la notte di Natale. Forse ho esagerato, ma è perchè ci siamo quasi.
PS. Domenica mattina la tapasciata di Zeloforamagno c’è davvero!!!