Non è un tormentone come quello della pubblicità di qualche anno fa: <Mi ami? Ma quanto mi ami?>. Ma qualche analogia tra il questionario che sta girando in questi giorni sulla Milano city marathon e lo spot secondo me c’è. La ragazza   cercava conferme dal suo fidanzato e un po’ la stessa cosa credo stiano facendo gli organizzzatori della maratona di Milano con gli atleti che l’hanno corsa  quest’anno. E’ piaciuta, non è piaciuta, il pacco gara era adeguato, i servizi hanno funzioanto, la zona partenza, l’arrivo e così via.  Ognuno risponde a sensazione e ci mancherebbe. Poi Andrea Trabuio e il suo staff tireranno le somme per far meglio. Una considerazione che però secondo me fa la differenza. Se l’organizzazione di una gara si prende la briga di contattatare tutti quelli che l’hanno corsa per cheidere come è andata e se hanno consigli per migliorare significa che a quella gara ci tiene. Ed è un bel segnale e va nella direzione giusta , quella che la maratona di Milano ha preso negli ultimi due anni. Certo qualcosa da mettere a punto c’è sempre soprattutto nella zona dei cambi delle staffette. Ma se la voglia di fare è questa credo che il prossimo anno non ci saranno problemi.