Mondiali di atletica, doppietta keniana in maratona. Ma Pertile c’è.
Doppietta keniana nella maratona maschile ai Mondiali di atletica di Daegu. Il campione uscente Abel Kirui ha confermato l’oro di Berlino con il tempo di 2h07’38«. Alle sue spalle il connazionale Vincent Kipruto, argento in 2h10’06». Il podio è completato dal 21enne etiope Feyisa Lilesa in 2h10’32«. Il Kenya aveva realizzato una tripletta nella maratona femminile, nella prima giornata dei Mondiali, vinta da Edna Kiplagat e stanotte ha rischiato di fare il bis se Kiptanui non avesse ceduto negli ultimi chilometri. Ma era tutto annunciato. Per noi, per l’Italia in gara c’era Ruggero Pertile che non partiva per vincere nè per salire sul podio. L’’azzurro ha chiuso in ottava posizione in 2h11’57» e la sua è stata un’ottima gara corsa con la giusta prudenza nella prima parte e con una bella progressione finale che lo ha poartato praticamente a sprintare per la sesta posizione. Il 37enne veneto è stato anche il primo degli atleti europei al traguardo e questo la dice lunga sul valore di chi l’ha preceduto. «Ho fatto una gara con la testa- ha detto al traguardo Pertile che nell’ultimo anno si allenato a lungo in
Kenya al fianco dei campioni africani- perchè al primo giro mi sono reso conto che
quella di chi stava davanti era un’azione che io non avrei potuto reggere a lungo. Nei primi 10 km ho sudato tanto, poi per fortuna ho trovato il mio passo e ho potuto chiudere forte in progressione come volevo». Dopo la delusione europea di Barcellona dove lo avevano rallentato i crampi, quando nel finale avrebbe potuto giocarsela, l’azzurrro in terra coreana ha fatto la gara quasi perfetta. Ora l’obbiettivo sono le olimpiadi di Londra dove il ranking dei partenti sarà più ristretto ( tre atleti per squadra anzichè i cinque dei mondiali) e dove Pertile dovrà arrivare con la speranza di abbassare di qualche minuto il suo personale di maratona. Le medaglie olimpiche saranno quasi certamente ancora etiopi e keniane ma correndo una maratona attorno alle 2 ore e 8 minuti chissà cosa può seccudere…Ogni gra fa storia a sè.