Cimento e paracimento fanno rima con ardimento. E se nevica ancor di più
Sabato e domenica a Milano è prevista neve. Molti runner sfideranno il gelo nelle tapasciate di Sannazzaro de’ Burgundi nel Pavese o a Pandino nella Bassa tra Milano e Cremona. Altri come sempre corerranno alla Montagnetta, altri ancora al Sempione o all’Idroscalo. Coraggiosi, certo ma c’è chi farà di più o di peggio, dipende dai punti di vista: quel centinaio di “folli” che si tufferanno nelle acqua del Naviglio per il Cimento invernale. La prima volta fu 117 anni fa nel 1895 quando un pugno di audaci si tuffò nel canale proprio nei tre giorni della Merla. E anche quest’anno il Club Canottieri Olona, per la quarta volta consecutiva nella storia dell’associazione, domenica all 11.30, ri-propone ai milanesi questo storico quanto ardimentoso evento. Una sfida, un gesto di coraggio, una piccola pazzia o forse solo l’occasione per tuffarsi nel Naviglio Grande davanti alla Chiesa di San Cristoforo, una tra le più amate dai milanesi. Gli iscritti sono 121 e tra loro ci sono anche i sei iscritti al Paracimento (partenza alle 12.00) riservato agli atleti disabili, che incrementa di tre atleti i suoi partecipanti rispetto all’edizione dello scorso anno, quella d’esordio. Madrina dell’evento sarà Annalisa Minetti, cantante, modella e soprattutto atleta paralimpica di primo piano (suo è infatti il primato italiano e il primo posto mondiale nella graduatoria 2011 negli 800 e 1500 m piani cat. non vedenti), che si allena proprio alla Canottieri Olona, la società che organizza la manifestazione. Oltre a Cimento e Paracimento, ci sarà la sfida a cronometro tra gli atleti della Canottieri Olona e della Canottieri Milano per l’aggiudicazione del Trofeo di ghiaccio, oggi nelle mani della Canottieri Olona. Perchè tuffarsi? Lo spiega Marco, atleta disabile colpito da paraparesi spastica: “Voglio dimostrare che tutto è possibile! È una prova contro se stessi, come tutte le sfide vale la pena di essere affrontata e vinta. Anche quest’anno sarà come la prima volta, più mi avvicino al giorno più aumenta l’emozione di affrontare il freddo e il pubblico che numeroso assisterà alle nostre performance. Quest’anno sarò ancora in buona compagnia perché il gruppo dei disabili si è arricchito di nuovi amici che amano le sfide e non si fermano davanti al primo ostacolo”. Il freddo? In questi casi è davvero un dettaglio…