I runner (e non solo) tirano un sospiro di sollievo. Presa la banda dei Navigli
La storia andava avanti da tempo. Mesi, forse anche un anno. Rapine, botte aggressioni a chi correva su Naviglio. Ma anche a gente normale che in bici andava in centro a Milano al lavorare. Una serie infinita di denunce che ieri hanno portato a quattro arresti. Quella che imperversava sulla pista ciclabile del Naviglio Grande era una banda di rom ed è stata sgominata dai carabinieri dopo che, per via delle continue aggressioni, aveva suscitato la reazione degli abitanti della zona, che il 21 febbraio, esasperati, avevano affisso manifesti minacciando di «sparare dalle finestre». A mettere fine alla tensione (e alle rapine, una quarantina dall’estate scorsa a oggi) sono stati i militari della stazione Barona, che dopo una serie di appostamenti e un inseguimento per i binari della vicina ferrovia, hanno bloccato i quattro. Si tratta di tre romeni pregiudicati di 22, 20 e 19 anni e di un incensurato di 27, tutti residenti in un accampamento abusivo che si trova tra il Naviglio e la sede ferroviaria. I quattro, ieri sera intorno alle 18.30, hanno aggredito in due punti diversi della pista ciclabile due anziani di 72 e 74 anni che stavano passeggiando, minacciandoli, spintonandoli e costringendoli a consegnare catenine, orologi e un cellulare. In quel momento sono intervenuti i militari, e dopo un inseguimento i rom sono stati bloccati tra piazza Tirana e via Gonin, nei cui giardini si trovavano prima e dopo le scorribande. Fine di un incubo. Finalmente