Pescara, quando l’ironman è il tuo pezzo di storia…
[youtube tnOzPsuuDkI nolink] Torno per l’ultima volta sull’ Ironman 70.3 di Pescara non perchè mi sia fissato o messo in testa chissà cosa…Per me è fuori portata. Ma semplicemente perchè due giorni fa mi è arrivato nella e-mail questo video che, oltrechè bellissimo, riassume perfettamente l’essenza di questa disciplina. Che ovviamente non è solo nuotare, correre e pedalare. C’è dell’altro, molto di più. C’è il sacrificio, c’è la capacità di resistere, quella di non mollare, quella di continuare fino alla fine anche se la vittoria è sfumata, c’è la sfida con gli altri ma soprattutto con se stessi, c’è la soddisfazione di raggiungere il traguardo e di aver fatto qualcosa per sè. C’è la passione, la soffrenza, la gioia e l’incredulità di cosa possa pemetterti di fare la tua testa anche quando gambe e braccia non ne vogliono più sapere. E non è poco. Chiaro che chi arriva davanti, chi fa un mezzo Ironman in poco più di quattro ore, cinque o giù di lì è fuori concorso. Come in tutti gli sport, come nella corsa, come in bici . Ma come nella maratona la gloria è per tutti quelli che arrivano alla fine, con la stesa fatica, la stessa gioia e la stessa emozione. E ognuno scrive il suo piccolo pezzo di storia.