I tornanti di Montegiordano, la salita di Pozzovivo
Raffaele lavora al Castro Boleto village e ha una grande passione per la bici. Raffaele ha 23 anni ed è di Nova Siri quindi è un Cicerone perfetto perchè le strade di qui le conosce come le sue tasche. E sa anche come evitare la superstrada Jonica che per chi pedala è un vero tormento. Così ieri pomeriggio mi sono messo alla sua ruota, faticando non poco, in direzione Montegiordano che è una bella salitona di 10 chilometri su cui ha fatto gambe e fiato anche Domenico Pozzovivo che da queste parti è gloria nazionale e che proprio ieri sera veniva festeggiato a Montalbano Jonico (dove è nato) per le sue imprese al Giro. Una trentina di chilometri ma tosti e veloci sulla vecchia statale dismessa quindi perfetta per le nostre Mtb. Una trentina di chilometri con lo Jonio a fianco e una brezza di quelle che in spiaggia fanno piacere ma quando sei in bici sono una vera maledizione. Su e giù fino a Montegiordano marina quando la strada volta secca a destra e s’impenna verso il paese che sta lassù. Due, tre tornanti e sei già in alto a rimirarti il mare che sembra una cartolina con tutte le sfumature del blu. Ma si continua a salire e la montagna diventa vera anche se tra un tornante e l’altro ti fa tirare il fiato. Passi un paio di agriturismi finchè da un costone ti si apre uno spiraglio sulla destra che è uno squarcio sull’altra parte della baia, quella che dà sulla Basilicata. Ma la strada non ti concede troppe pause e o ti guardi intorno o pedali…E così passi oltre finchè la tua corsa viene interrotta da un gregge di pecore che per attraversare si prende tutto il tempo necessario. Dietrofront. La picchiata verso Rocca Imperiale e poi Nova Siri è un tuffo verso il mare. Un tuffo intiepidito da un’aria mite e pulita che ti asciuga il sudore e ti apre i polmoni.Così pensi a come è diverso allenarsi qui e a quanto è lontana la pianura Padana…