La stragrande maggioranza degli americani durante una settimana non  cammina nemmeno 10 minuti consecutivi. Un dramma. E la colpa sarebbe delle infrastrutture, dei trasporti e del design dei quartieri delle città statunitensi che non facilitano movimenti quotidiani a piedi o in bicicletta.  Va detto poi che troppe comodità impigriscono e così anche chi vorrebbe camminare, correre, pedalare e pattinare se risulta troppo complicato  dopo un po’ molla il colpo. A rivelarlo è la National Health and nutritional examination, un’indagine governativa pubblicata sull’ American Journal of Preventive Medicine  che  ha concluso che «meno di un quarto degli adulti ’usà il cosiddetto ’trasporto attivò per 10 minuti consecutivi in una settimana tipica».  Ma il vero problema è un altro.  Secondo l’autore principale, Gregg Furie di Yale, infatti lo studio rivela anche che il  continuo ignorare le necessità di camminare o andare in bicicletta dei cittadini contribuisce allo sviluppo di malattie croniche, che rappresentano l’80% della bolletta sanitaria del paese. E questa è la prova, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto sia un investimento allenarsi, correre e pedalare dall’età scolare fino alla pensione e anche dopo. Un investimento per la nostra salute  ma soprattutto un investimento per lo Stato che se fosse un po’ più illuminato  risparmierebbe in ricoveri,  cure mediche  e medicinali. Ma vaglielo a spiegare alla nostra classe politica. Che è una delle più anziane d’Europa e per cui lo sport, al massimo, è una partita di calcio da vedere dalla tribuna centrale di uno stadio. Ovviamente con il biglietto omaggio.

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