Il Papa saluta, poi il conclave. La maratona di Roma cambia percorso
Oggi è l’ultimo giorno da Papa per Benedetto XVI. Papa Ratzinger saluterà i cardinali e tra poche ore lascerà il Vaticano per Castel Gandolfo dove resterà per un paio di mesi assistito dalla “famiglia papale” e cioè dal segretario monsignor Gaenswein, dalle quattro suore laiche “Memores Domini di Comunione e Liberazione” che prestavano servizio nell’appartamento papale e dal nuovo cameriere che ha sostituto Paolo Gabriele coinvolto nel caso del ‘corvo vaticano’, condannato e graziato da Ratzinger. Dopodiche Benedetto XVI, che sarà chiamato Papa emerito, si trasferirà nell’ex convento di clausura che si trova all’interno delle Mura Leonine e il cui restauro sta per essere terminato. Dalle ore 20 di questa sera dunque la sede è “vacante” , che suona un po’ strano parlando del soglio di San Pietro ma così è. E solo dopo che sarà fissata la data del Conclave si arriverà all’elezione del successore. Che c’entra tutto ciò con con lo sport e la corsa? C’entra eccome perchè fino a quando non si avrà una data precisa di inizio Conclave, e di conseguenza fino a quando non si avrà il nuovo Papa e la data di intronizzazione e quella del suo primo Angelus , non ci sarà una decisione definitiva sul percorso della prossima Maratona di Roma del 17 marzo. Certo, mi rendo conto che ci sono cose più importanti ma comunque la questione interessa (e non poco) quelle decine di migliaia di atleti che proprio in quei giorni dovranno correre a Roma. Il tracciato della gara, che prevede anche il passaggio nela zona vaticana, compresa via della Conciliazione e quindi costeggiando i Musei vaticani è infatti sotto esame. E ne danno annuncio gli organizzatori sul sito della maratona spiegando di avere già pronte un paio di soluzioni alternative , definite flessibili ed utilizzabili in funzione proprio di quello che sarà l’evento extra maratona di quella domenica. Si parla di un percorso che coinvolga in alternativa l’area di Tor Vergata o l’asse Eur-Ostia, ma non ci sono conferme, se non che i tecnici sono al lavoro per verificare se siano soluzioni praticabili o meno. Tutto resta per il momento sospeso in attesa di nuove disposizioni che arriveranno direttamente dalla prefettura.