Sarnico-Lovere, una vigilia guardando il cielo
Gianni Poli e’ quasi certo: non pioverà’. Quattro chiacchiere seduti al bar davanti al porto di Lovere per esorcizzare la paura di Boston, ricordare quella vittoria a New york nell’86 e fare il punto sulla gara di domani. “Non piovera” ripete e speriamo non si sbagli. Ma il cielo non mente: scuro che più scuro non si può e così diventa nero come la pece anche il lago. La vigilia della Sarnico-Lovere che fa il record di iscritti con oltre 2600 atleti al via, segno che il buon lavoro premia, e’ tutto un cliccare sulle previsioni meteo di iPad e iPhone. Ma il succo non cambia: pioggia, pioggia e ancora pioggia. È così probabilmente sarà con buona pace di chi era venduto sulle sponde del lago d’Iseo per rifarsi gli occhi. Si perché i 26 chilometri che da Sarnico vanno a Lovere sono uno spettacolo infinito già con il cielo livido che rimbalza sulle acque del lago quindi si può solo immaginare cosa sarebbero con una granata di sole. Una strada scavata tra lago e montagna che si intrufola tra rocce e gallerie. Dalle otto a mezzogiorno e mezzo sarà chiusa al traffico come sta scritto su una serie infinita di cartelli che avvisano gli automobilisti della zona che domani da queste parti si va solo a piedi. Pardon di corsa. È sarà un bel correre…pioggia permettendo.