Triathlon, quando l’Aurora ha i colori del Sud
C’è l’aurora polare, quella boreale e c’è l’ Aurora Triathlon. Con la “A” maiuscola. Una cinquantina di atleti messi insieme quasi per gioco poco meno di un anno e mezzo fa e ora invece prova provata che quando c’è la passione anche al Sud le scommesse si possono fare e si possono vincere. Sì perchè è facile nuotare, pedalare e correre qui al Nord, a Battipaglia forse un po’ meno. Ma è una questione di spirito che fa sempre la differenza. E ti basta correre un’ora e mezzo con il presidente Luca Lanzara per capire qual è il combutibile che serve per far salire di giri il motore di questa squadra. Una ventina di chilometri chiacchierando che volano via tra i convenevoli dei primi minuti e gli aneddoti di un’avventura che è riuscita a spalancare le porte di questo sport anche a chi non ci pensava proprio. E così scopri che una mamma alla sua prima gara arriva seconda ai campionati regionali lasciando di stucco figli e famiglia, scopri che illustri avvocati e irreprendibili professionisti che si fanno una “guerra” senza quartiere per conquistare un punticino nella classifica sociale, scopri che c’è chi va a correre e rischia che la moglie la cacci di casa e scopri che…soprattutto si divertono. Perchè il segreto è tutto qui. Ed è forse anche per questo che Luca De Luca, il sottoscritto ed un altro manipolo di ragazzi di Smarathon domenica a Rimini poroveranno a capire l’effetto che fa. Certo lo “sprint” è una gara promozionale e anche abbastanza breve però bisogna provarci e soprattutto bisogna arrivare fino in fondo. Questa mattina intanto ci siamo messi il body di gara dell’ Aurora Triathlon che il presidente è venuto personalmente a consegnarci a Milano con tanto di piccola cerimonia. Troppo onore…Sarà vera gloria?