L’Eroica in bici, nel Chianti si riscrive la storia
L’Eroica che si corre domenica sulle strade bianche del Chianti in Toscana non è un corsa di biciclette. E’ una Woodstock del ciclismo d’epoca come sta scritto sul sito della gara (www.eoroicafan.it). Una serie infinita emozioni senza età dove tutto torna per magia in bianco e nero, dove le maglie sono ancora quelle di lana grossa, i cambi sulla canna, le borracce attaccate al manubrio e le gomme di scorta arrotolate sulle spalle. E’ il ciclimo che fu, quello della polvere, delle facce antiche e delle mani grosse, dei ” ciao mamma” e delle gag dei campioni al musichiere. Duecento chilometri a ritroso nella storia, duecento chilometri di strade sterrate che dalla Val d’Arbia, alla Val d’Orcia arrivano fino a Montalcino lunghi quanto una cartolina infinita di natura, di casali, di vigneti di silenzi e di scrocchiare di sassi sotto i copertoni. Pardon, sotto i tubolari. E poi si torna. Sono diventati il sogno nel cassetto di migliaia di appassionati. Soprattutto stranieri. Così tra gli oltre cinquemila che partiranno oltre mille arrivano dall’estero, da 32 Paesi dove il ciclismo italiano ha ancora il marchio doc delle imprese di Coppi e Bartali . Borghi e poggi da pedalare e da sudare, perchè alla fine la fatica è sempre la stessa e non ha età. Tutto scandito da un tempo che non è quello dei crono perchè qui non si vince. Non importa chi arriva primo, all’Eroica vincono tutti perchè la vittoria è esserci, godersela, viverla e ovviamnete raccontarla. Un piccolo cortometraggio in cui tutti gli attori hanno un ruolo principale dalla partenza all’arrivo passando dai punti di ristoro. Addio barrette e integratori. Tanti anni fa non c’erano e anche i campioni facevano rifornimento con un bicchiere di vino e un piatto di ribollita. Qui non si prende qualcosa al volo ma ci si siede in compagnia a mangiare che è il miglior modo di correre lontano da quella che per gli organizzatori è la “malattia” dell’agonismo E anche i campioni si adegueranno. A cominciare da Moreno Moser che queste strade bianche le conosce bene visto il suo successo di inizio stagione proprio nella classica “Strade Bianche 2013” partita da Gaiole con arrivo a Siena. Moreno ci sarà perchè ad invitarlo è stato suo zio Francesco. E se zio Francesco chiama…Ma non solo i Moser. L’Eroica è una rimpatriata e così al via sono attesi in tanti di quelli che hanno pedalato per raccontare pagine di storia: da Felice Gimondi a Italo Zilioli a Franco Bitossi. Da Erik Zabel a Silvano Contini, Peter Thaler, Idrio Bui, Daniele Righi, Patrizio Gambirasio. Attesi anche il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, l’imprenditore Paolo Barilla e il vj e presentatore Marco Maccarini. Si corre esclusivamente biciclette con fili dei freni esterni, pedali non automatici e cambio sul tubo obliquo del telaio. Tutto come un volta. Per una pagina di poesia scritta con la biciletta. E anche questo stava scritto sul sito…