Degasperi: “Rimini è alle spalle ora penso all’Ironman”
Alessandro Degasperi a Rimini si è ritirato. Lo scorso anno era salito sul podio del Challenge, questa volta non è andata come doveva. E per il campione del Cus Trento dopo vittorie e podi europei è il momento di riavvolgere un po’ il nastro anche perchè questa per lui sarà una stagione importante, quella dl suo esordio nella distanza più lunga dell’Ironman. A trentatrè anni proverà a misurarsi sulla lughissima distanza con le certezze di chi è trai migliori atleti in circolazione nella distanza media e con tutti i dubbi che “raddoppiare” comporta. ( La foto è di Salvatore Costa: www.salvatorecosta.it)
Cosa è succeso al Challenge di Rimini?
“Niente di grave ma una leggera contrattura che avevo al polpaccio prima di partire si è riacutizzata e quindi ho preferito non continuare la corsa per non far danni maggiori. In realtà avevo già capito come sarebbe finita quando sono sceso dalla bici”
Fino a li non era andata male..
“Direi di no. Mi sentivo bene ed ero uscito nel gruppo dei primi dall’acqua. Che per me è un ottimo risultato. In bici solitamente mi difendo bene anche se preferisco i percorsi più impegnativi, quelli con piu salite. Sono cresciuto in Val di Fiemme è un po’ il mio terreno.
A Rimini invece c’è il mare…
“Beh sì, però il tracciato fino a Monte Gignone non è leggerismmo e poi c’era vento. Ma Rimini ormai è andata..
Si, appunto. Da dove si riparte…
“Si riparte da un po’ di riposo, da una vista dallo specialista e da un po’ di fisioterapia perchè questo del polpaccio è un problema che mi trascino da troppo tempo e quindi ora va risolto.
E quindi ripetiamo la domanda, da dove si riparte?
“Se tutto va come deve andare si ricomincia la prossima settimana in Austia con il 70.3 di Saint Polten. Una gara che ho già corso e che mi piace perchè è una gara dura…
Ci risiamo. Ma a voi se non fate fatica non vi divertite?
“Questo è il nostro sport. E io mi diverto sempre moltissimo. Questa è soprattutto la mia passione…
Sport, passione che però è anche lavoro. Con moglie e figlio come si organizza?
“Come fanno tanti come me. Sacrifici, qualche rununcia a volte sacrificando i tempi di recupero anche se non si dovrebbe fare…
Anche perchè Alessandro Desgaperi non è solo un triathleta…
“Beh no. Diciamo che c’è anche altro. Sono socio di Sportime che è una società di marketing e comuncazione per le aziende che si avvicinano al mondo dello sport e con la mia società il Cus Trento e l’Università di Trento faccio il tutor per gli studenti universitari che vogliono studiare e nello stesso tempo fare triathlon. E’ un bel progetto che stiamo seguendo da qualche anno che dà soddisfazione…
Più di una vittoria?
“Sono emozioni diverse…”
Torniamo alle gare. Come sarà il suo 2014?
“Sarà sicuramente un anno importante e impegnativo perchè debutterò in un Ironman”
La data ovviamente c’è già…
“Sì, il 6 luglio a Francoforte…
Come ci arriva lì?
” Ci arrivo dopo aver corso in Austria un 70.3 e dopo aver corso il mezzo Ironman a Pescara. Poi mi fermo per una mettere a punto la preparazione con una serie di allenamenti specifici
Cosa si aspetta?
“La prima volta in un Ironman è sempre un punto di domanda. E’ una gara complessa per la sua lunghezza mi preoccupa la parte finale in bici e ovviamente la maratona finale. Anche se devo dire che quella che ho corso a Roma con Ivan Risti mi ha dato buone sensazioni
Paure?
“No, paure no. Anche se ovviamente la parte in cui mi sento meno sicuro resta il nuoto. Io ho fatto tantissimi sport e ho cominciato a fare triathlon da giovanissimo. Ma non nasco come nuotatore…
Quindi l’obbiettivo è arrivare nei primi dieci?
“Mai detto…”
Lo dica lei allora?
“L’obbiettivo è fare un Ironman dignitoso e farlo al meglio possibile. Alla fine farò i conti. Certo se durante la stagione dovese arrivare la qualificazione per Kona il discorso e i programmi cambierebbero
Kona è il sogno di tutti…
“Le Hawaii sono il sogno di chi fa questo sport. Come dicono tutti quelli che l’hanno fatta è una gara particolare e difficile. Bisogna andare e cominciare a farla, cominciare a capirla
E se la qualificazione non arriva?
“Nessun dramma ci mancherebbe”
Anche perchè ha altro a cui pensare?
“Direi di sì. Ci sono gli europei del 70.3 a Wesbaden e i mondiali in Canada”
In bocca a lupo…
“Crepi…”