Pinzolo-Aprica, un po’ di filosofia sulle tracce del Giro
C’è tanta salita. Ma altrimenti che divertimento sarebbe. La bici ha un senso solo quando c’è la salita, gli altri discorsi valgono zero. E’ come giocare a calcio su un campo sintetico che ti nasconde il profumo dell’erba, dove non si può entrare in scivolata, dove è tutto troppo perfetto. Qualcosa manca se si pedala senza salire. Perchè quando la strada si alza sotto i pedali le sensazioni cambiano. Strappo dopo strappo, tornante dopo tornante, cima dopo cima le salite hanno fatto la storia del ciclismo, la storia dei grandi campioni e quella delle grandi corse a tappe. Non esistono ciclisti che non si emozionano di fronte allo Stelvio, al Gavia, al Tourmalet, al Pordoi o al Mortirolo. Non importa chi ti sta dietro o davanti, chissenefrega di medie e watt, l’importante è arrivare sù ognuno con il suo passo, con la sua fatica, con la voglia di dmostrare a se stesso che si può arrivare dove mai si penserebbe. Basta deciderlo. La salità è un po’ tutto questo. E la palestra perfetta per allenare la nostra forza di volontà, la nostra autostima, la capacità di soffrire, di non arrendersi, di non buttare la spugna quando la vetta sembra irraggiungibile. E invece c’è sempre qualche riserva di energia nascosta chissà dove che ci permette di arrivare, di portare a termine qualcosa che si è cominciato. Forse troppe chiacchiere per una corsa in bici, anche perchè poi quando ci si trova a pedalare c’è poco da far filosofia. E così sarà anche domenica 17 maggio quando, sullo stesso identico tracciato che i professionisti che ci passeranno dieci giorni dopo, scatterà Granfondo del Giro d’Italia , la Pinzolo-Aprica, con alcune salite epiche che hanno fatto la storia del Giro d’Italia. E’ una anticipazione del Giro dedicata agli appassionati con due tracciati: un percorso lungo che coprirà interamente e nel dettaglio i 175 chilometri della tappa Pinzolo – Aprica con le salite di Campo Carlo Magno, Passo del Tonale, Aprica, Mortirolo e arrivo ad Aprica; un percorso medio, invece, che terminerà dopo 102 chilometri al primo passaggio da Aprica. Si può scegliere e ci si può pensare anche perchè le iscrizioni si apriranno a dicembre. Certo è che comunque la salita sarà tanta. Ma per chi ha la bici nel cuore questo non è un male…