La corsa diventa uno spot? “Noi siamo qui…”
“No, non c’è nessuna conferenza stampa…”. E infatti non c’è. Niente sedie, niente slide, niente cartellina, niente di niente. Anzi no, qualcosa c’è. Una sfilata di scarpe da corsa, un banco zeppo di giacche per correre gialle, arancioni, rosa tutte con gli inserti catarinfrangenti che riflettono le luci della notte. Perchè il tema è questo: correre con il buio e farsi vedere. “Che numero ha di scarpe? E che taglia per il giacchino? Ecco in fondo a destra ci si può cambiare e tra un quarto d’ora si parte. Facciamo cinque chilometri di corsa…”. Corre tutto un po’ più veloce ormai, anche il marketing. Così Brooks, che con il negozio milanese Verde Pisello organizzano sui navigli milanesi la presentazione della nuova linea notturna per correre, si adeguano. Nell’epoca dei social rigorosamente con la <sc>, della multimedialità e dove molto ( sempre di più) si condivide la parola d’ordine diventa interagire. E Milano fa tendenza, come sempre. Così dalla fermata del metrò che diventa una stazione di Tokyo per lo spot di una compagnia telefonica ai sommergibili che emergono in via Meravigli per fare la “rèclame” a un’assicurazione, ai traghetti che in una notte escono fuori dal Palazzo della borsa in Piazza Affari per annunciare l’ingresso in Borsa di una società, il marketing è sempre più coinvolgente. Non ci si ferma più a guardarli: negli spot si diventa sempre più protagonisti. E allora con un paio di <Ghost> ai piedi e una giacca arancio shock che brilla quando passi sotto i lampioni dei Navigli la conferenza stampa la fai un po’ anche te. Corri, chiacchieri e sudi passando tra le vie di una Milano che nell’ora dell’happy hour fatica un po’ a distrarsi dal suo rito. Corri al fianco di colleghi, blogger, addetti stampa e di qualche appassionato che ha risposto al tam-tam della rete. E poi senti una voce che hai già sentito, magari chissà dove, magari in radio, sicuramente a Radio 24: Matteo Caccia, attore, conduttore, da pochissimo maratoneta da 4 ore sulle strade di New York. Qualche anno fa, amante tradito, “Vendeva tutto” in diretta . Tutto ciò che gli ricordasse il suo amore sparito raccontando storie più o meno romanzate. Oggi le sue storie sono diventate pezzetti di vita, suoi e dei radioscoltatori che ogni pomeriggio si sintonizzano su “Io sono qui” e “Voi siete qui”. Idee radiofoniche, format come si dice oggi, che però ti catturano e ti fanno fermare ad ascoltarlo in auto mentre vai a lavoro, magari rallentando un po’ per non sfumarlo prima della fine. Cinque chilometri da Circolo Canottieri San Cristoforo al Circolo Canottieri San Cristoforo… Anche lui è qui. Anche noi siamo qui…