Volando sulle vette con gli sci ai piedi
Difficile pensare che emozione si possa provare. C’è un po’ di tutto. Sci, alpinismo e volo. Velocità, paura, silenzio, agilità, tecnica, potenza, brividi, coraggio, talento e forse un po’ di incoscienza. Però vuoi mettere. Un’impresa mai tentata prima: scalare tre vette storiche delle Alpi il Monte Rosa, il Monte Bianco e il Breithorn contando solo sulla propria forza fisica e mentale e discendere lungo i versanti più estremi con la tecnica dello speed riding, cioè sfiorando la neve con gli sci tenedosi leggermente sollevati da terra con l’uso di un paracadute da parapendio . Il protagonista è Aaron Durogati, ventisettenne meranese Campione del Mondo di parapendio, esperto sciatore, speed rider e alpinista che questa impresa ce l’aveva in testa almeno da un paio d’anni. Dall’estate del 2013 per la precisione. Quando, durante la gara di endurance cross country la Red Bull X-Alps, iniziò a progettare la sua avventura “human powered”: provare provare a raggiungere senza l’utilizzo di impianti di risalita o elicotteri la cima di tre montagne tra le più rappresentative dell’arco alpino per poi ammirarle dall’alto, lanciarsi e planare ad alta velocità con la sua vela, superando anche quei pendii troppo verticali per essere percorsi sulle lamine degli sci. Una sfida estrema realizzata con l’aiuto tenico della Red Bull. Un’impresa non da tutti, un concentrato di adrenalina pura, forse un azzardo, che però giorno dopo giono preso corpo e che solo un profondo conoscitore della montagna e delle sue regole avrebbe potuto realizzare. Ora tutto ciò è diventato un film lungo 52 minuti che andrà in onda oggi alle 14 su Italia 1. <Red Bull Peaks Trilogy> è un susseguirsi di immagini da togliere il fiato che raccontano l’avventura di Aaron Durogati quasi in presa diretta, senza mediazioni. Qualcosa in più di un reportage. “Storytelling” si dice oggi, la narrazione di un successo sportivo unico, sullo sfondo di paesaggi ricchi di fascino e di storia, visti da una prospettiva totalmente nuova che , allo stesso tempo, racconta un personaggio straordinario, che della montagna e del volo ha fatto la propria ragione di vita.