Da questa mattina sono diventato “scettico”, “leghista” ,”sfascista” e “antipolitico”.  Bollato.  Si fa presto a beccarsi un’etichetta , basta non esser d’accordo con l’entusiasta truppa “olimpica”.  Il premier Renzi lancia la candidatura per il 2024  e il Paese si divide. Da una parte chi crede che con questi conti, con <mafia capitale>, e con Expo martoriato da inchieste e arresti  il governo farebbe meglio prima a mettere a posto le cose e poi pensare in grande. Dall’altra una bella squadra di illuminati strateghi a fare il tifo per il <sogno>,  perchè ora si dice così.  Una <ola> bipartisan  da Piero Fassino a Rosy Bindi a Raffaele Ranucci a Stefano Pedica del Pd ( ma Renzi non li aveva rottamati?). Da Osvaldo Napoli e Francesco Giro di Forza Italia, al ministro Maurizio Lupi dell’Ncd, a Francesco Storace della Destra a  Gianfranco Librandi di Scelta Civica. E altri se ne aggiungeranno. Ma fa i salti di gioia per questa decisione che farà ripartire il Paese anche chi  non era d’accordo. L’ex presidente del consiglio Mario Monti un paio di anni fa di olimpiadi non volle neppure sentir parlare ma se oggi ci si può provare un po’ è anche merito suo: < Se Renzi oggi può candidare l’Italia è anche grazie al mio no- spiega Monti– Ora le condizioni sono cambiate…>.  Opinioni, ognuno alla fine vede ciò che vuol vedere. La crisi resta pesante e le olimpiadi saranno l’occasione giusta per venirne fuori dicono un po’ tutti. Basta fare squadra. Appunto. Infatti è già cominciata la solita guerra di campanili. <Se ci saranno i giochi- tuona il governatore lombardo Roberto Maroni– dovranno essere ache un po’ lumbard.>. E ti pareva. E il sindaco Giuliano Pisapia non si tira indietro anche se ( lui pure) un paio di anni fa si sfilò alla grande. Ora però ci sta ed è pronto a collaborare mettendo a disposizione  tutti gli impianti della citta. Chissà quali però,  perchè  non ci sono e Milano non ha neppure lo straccio di una piscina olimpica. Chiacchiere quindi. E ognuno dice la sua. Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris già candida Napoli per ospitare gli sport d’acqua che però fanno gola anche alla Liguria <perche- dichiara il governatore Claudio Burlando– nuoto, pallanuoto e canottaggio da noi sono tradizione>.  Evidentemente la torta olimpica piace. E allora le gare di ciclsmo le reclama sindaco di Firenze Dario Nardella <pechè lo scorso anno noi in città abbiamo organizzato i mondiali…> e  quelle di vela e surf   il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru per ovvi motivi logistici Pronti via ed è già un bel caos olimpico, la solita gazzarra a cui siamo ormai un po’ tutti abituati e rassegnati. Però questa volta sarà diverso e, con un pizzico di faccia tosta, lo ha ricordato stamattina a RadioUno il sindaco di Roma Ignazio Marino. Perchè  il sogno olimpico si può cullare? <Perchè i romani e l’Italia si devono fidare. A Roma è cambiatodavvero tutto…>. Messa così sembra uno scherzo e invece è tutto vero. Come sono veri i numeri che, anche se spesso si possono interpretare, qualcosa vogliono sempre dire. Ed eccole le cifre di chi ha organizzato i Giochi prima di noi pubblicate oggi su Repubblica. E sono da brividi.  Nel 2004 ad Atene le olimpiadi costarono 12 miliardi e quella spesa fece di fatto fallire la Grecia.  Nel 2005 per i Giochi invernali di Torino si spesero 5 mliardi e per ripianare un buco da 3,2 miliardi ci si affidò poi a una lotteria.  A Pechino nel 2008 il budget fu di 32 miliardi,  a Londra, quattro anni dopo, se ne spesero 11 a fronte dei  3 iniziali previsti e a Sochi quest’anno si era partiti con una previsione di spesa di 9.6 miliardi ma alla fine il conto è stato di 41. Servono investimenti pesanti quindi per organizzare un’olimpiade. E l’Italia dovrà trovarli. Ma forse il problema più grande non è dove recuperare fondi e sponsor ma la trasparenza con cui verranno gestiti gare, appalti e cantieri. La solita stroria insomma. Renzi, come sempre, ha dubbi: <Ho notato come vi sia stata una reazione davvero sorprendente trasversale, di parte dell’opposizione e parte della maggioranza, dei guru dell’ antipolitica con profondi pensieri di strateghi dell’attualità- ha spiegato un po’ piccato il premier-  Tutti a dire che è impossibile fare le Olimpiadi in Italia perchè c’è chi ruba, ma se c’è chi ruba si manda in galera, semplice no?».  Assolutamente sì. Sarò anche scettico, ma un po’ mi scappa da ridere…