Rimini e la “sfida” europea del Challenge
Rimini è sempre in vetrina. Anche fuori stagione. E per il nostro Paese è un biglietto da visita che, soprattutto all’estero, si “vende” senza troppa fatica. Come la moda a Milano, la storia a Roma, l’arte a Firenze o le Dolomiti per l’Alto Adige. Ma Rimini non è solo mare e divertimento. Rimini sono tante cose insieme. Storie, racconti, foto in bianco e nero, vitelloni e smargiassate, i capolavori di Fellini, l’abbondanza dell’entroterra, spazi, strutture e una cordialità contagiosa che sa metterti subito a tuo agio. Ed è forse anche per questo che si pensa in grande. Tra un paio di settimane a far vedere all’Europa cosa si può fare da queste parti toccherà al Challenge Rimini. Un vero e proprio festival del triathlon che porterà in Riviera quasi 2500 atleti che si giocheranno il titolo Europeo (Etu) sulla mezza distanza, un Grand Prix sulla distanza sprint, il campionato italiano di paratriathlon e il mondiale riservato ai giornalisti. Più i bambini ovviamente, perchè questa è un po’ la filosfia del <family>. Tante gare per la terza edizione di una manifestazione che, come si dice in questi casi, sarà da record e che è il “frutto” di una tradizione di triathlon che su sul lungomare riminese è cominciata almeno tre lustri fa e che ha ospitato già due campionati del mondo, un campionato europeo e ben 12 campionati nazionali. E continua. Alessandro Alessandri, direttore di gara del Challenge, è un po’ il direttore d’orchestra di una squadra abituata a sopportare lo stress dei grandi eventi. Quasi tutto è stato messo a punto, qualcosina resta da fare nei prossimi giorni. E si farà…
Tutto pronto?
“Sì, tutto pronto, certo. Ma è chiaro che non si finisce mai di controllare e ricontrollare. C’è sempre la paura che possa sfuggire qualcosa…”
E non deve..
“Assolutamente no. E soprattutto quest’anno. Sarà un Challenge di grandi numeri con oltre 1800 atleti iscritti per la mezza distanza senza contare quelli che gareggeranno nelle altre gare del sabato. E il 40 per cento sono atleti stranieri quindi…
Quindi riflettori puntati
“Sì, anche perchè per noi il passa-parola è fondamentale. E’ il metodo più efficace per far arrivare la gente dall’estero
Siete bravi voi o è Rimini che fa la differenza?
“Se siamo bravi noi lo devono dire gli altri. Rimini la differenza la fa sempre, è certamente un valore aggiunto. Anche perchè da riminese dico che in 15 anni che organizziamo eventi qui qualcosa siamo riusciti a trasmettere alla città che vive l’evento e dà una spinta in più”
Però una spinta non basta, ci sono le strutture
“Sì questo è il posto perfetto per organizzare un triathlon. Ma non solo per mare, spiaggia e strade. Il Challenge coinvolge locali e discoteche per feste, pasta party. Rimini è famosa per i suoi locali e noi siamo fortunati perchè possiamo utilizzarli”
Così gli atleti arrivano e i conti tornano…
“Lo scorso anno tra atleti e famiglie siamo risuciti a portare qui oltre diecimila persone. Quest’anno saranno molti di più ma soprattutto ci sono tantissimi stranieri, quais la metà. E la differenza è sostanziale. Perchè non vengono in riiviera solo per il week-end. Ne approfittano per fare una vacanza. Si cominceranno a vedere atleti e bici da triathlon che girano per la città già dal lunedì”
Che fuori stagione e in periodi di crisi è sempre una buona notizia…
“Sì è così. Anche se quest’anno la stagione estiva a Rimini verrà ufficialmente aperta proprio nel week-end del 24 maggio. Gli anni scorsi gli stabilimenti aprivano in concomitanza con il ponte di inizio giugno”
Tante persone, tante famiglie e tanti atleti importanti come lo svizzero Ruedi Wild, olimpionico a Londra e ceco Filip Ospaly. E i nostri?
“Ora le faccio qualche nome ma so che rischio di dimenticare sicuramente qualcuno…Nella mezza distanza purtroppo non ci sarà il vincitore dello scorso anno Domenico Passuello perchè all’ultimo momento ha dovuto cambiare programma. Ma avremo Giulio Molinari, Massimo Cigana, Jonathan Ciavattella, Alberto Casadei, Alberto Alessandroni ed Emiliano Cuccì. Tra le donne ci saranno Martina Dogana, Sara Dossena e Margie Santimaria. Nella gara sprint ci saranno poi Alessandro Fabian, Massimo De Ponti, Luca Facchinetti, Annamaria Mazzetti…E anche altri forti e importanti che ora si arrabbieranno un po’…”
Cosa cambia rispetto al 2014?
“Cambia poco. Non vorrei sembrare presuntuoso ma gli standard sono sempre gli stessi delle edizioni precedenti. C’è una città che si muove con questo evento e che è abituata ad accogliere. Il fulcro delle gara sarà come sempre il lungomare, la rotonda davanti al Grand Hotel dove spesso i percorsi si intrecciano e dove gli spettatori possono vedere passare la corsa e godersela. Ma il Challenge non è solo la corsa: ci saranno anche diversi eventi collegati”
La Città di Rimini pronta ad abbracciare il Challenge quindi?
“Beh diciamo che qualche disagio di viabilità ancora glielo creiamo, ma sono più i sorrisi…Spero”
Novanta chilometri di corsa dal mare fin nelle Marche cosa la preoccupa di più…
“Vigili e volontari fanno un lavoro fantastico. Mi preoccpuano un po’ le strade, le condizioni di alcuni tratti stradali. Abbiamo avuto un inverno molto piovoso con anche qualche frana e stiamo cercando porre rimedio. Anche se servirebbero interventi più importanti che però non c’è stato modo di fare…
Servirebbe una “pezza”?
“Sì è un modo di dire ma servirebbe…Però per il giorno della gara sarà tutto a posto. Sono convinto …”
In bocca al lupo si dice in qusti casi, vero?
“Sì, si dice…”
Beh, allora in bocca al lupo”
“Crepi…”