Il Giro e le bici al veleno…
Si fa presto a buttarla lì. E Mario Cipollini che ormai è uomo abituato ai riflettori dei talent show sa come funziona ma forse l’ha sempre saputo. E la butta lì… Per lui Alberto Contador che cambia bici prima della salita dell’Abetone non fa altro che alimentare i dubbi di tutti quelli che pensano che, da qualche parte chissà dove, sulla sua bici ci sia un motorino elettrico. Nessuna accusa per carità, ma poco cambia. Di certo Contador il motorino c’è l’ha in testa e nelle gambe. E Re Leone l’uscita di ieri se la poteva risparmiare. Quando li riguarda da vicino sono tutti indignatissimi a candannare la “cultura del sospetto” poi però se c’è da conqustarsi un titolo sui giornali sono i primi a buttar benzina sul fuoco. Va così, ci si prova in tutti i modi a non scendere dal palco. E comunque lo spagnolo non la presa benissimo:«Puoi usare ruote e profili diversi, ma anche differenti configurazioni- ha risposto- E dopo una tappa così, con una salita finale tanto dura, la bici che hai usato per diversi chilometri può non andare bene. E allora la decisione di cambiare mezzo in una tappa come questa può funzionare. La mia bici? Non ha due motori, ma cinque… Quella dei motorini è solo una leggenda metropolitana, uno scherzo da fantascienza. Al contrario cambiare bici è bello per il ciclismo, un modo per mostrare differenti mezzi ed equipaggiamenti». Sarà. Ma su questa storia si potrebbe chiudere con un paio di considerazioni. La prima è che per regolamento credo sarebbe opportuno che si vietasse il cambio di bici in gara se non per motivi di forza maggiore: rottura, caduta e via così. Non si capisce perchè un corridore debba correre in pianura con un telaio e in salita con un altro: la corsa è una, la bici anche e la differenza la devono fare le gambe. L’altra è che i motorini nelle bici oggi sono più che mai diffusi. Ma un conto sono gli amatori o il gran premio di Carugate, con tutto il rispetto per Carugate. Un altro è il Giro. Al Giro i controlli ci sono per cui se una bici è “modificata” chi vuole la modifica la trova. E il rischio di farsi beccare è altissimo e non vale la candela. Per qualsiasi corridore ma soprattutto per un campione come Contador.