La vigilia del Challenge è col naso all’insù
La Vigilia del Challenge di Rimini è con il naso all’insù. E’ tutto un cercare rassicurazioni sui siti del meteo. Piove, non piove, pioverà…E oggi piove ma non come si temeva, che per chi ha lavorato un anno a mettere in piedi una gara così è già una gran notizia. Ma la vigilia del Challenge di Rimini sono tante persone che sono tutte qui tranne una forse, quell’ Alessandro Degasperi che nel primo pomeriggio mette la firma finale sul suo riscatto e vince l’Ironman di Lanzarote. La vigilia del Challenge di Rimini sono tante gare già dalla prime ore della mattina. Con un mare che fa anche un po’ paura e un cielo cupo che però il suo fascino ce l’ha. La vigilia del Challenge di Rimini sono le donne, le prime e tuffarsi, e poi i giornalisti. Così la vigilia del Challenge di Rimini sono Gianni Visnadi ormai più Dds che Telenova e Alberto Fumi della Gazzetta che da domani al suo caporedattore potrà chiedere di dargli del lei visto che è campione del mondo. Ma la vigilia del Challenge è anche Riccardo Barlaam, lui pure collega del Sole 24, che non riesce a partire perchè non ha scritto triathlon sul certificato medico ma vola verso la 100 chilometri del Passatore che correrà tra qualche settimana. E la vigilia del Challenge è suo figlio Simone, che ha lo sguardo sereno di chi si diverte, e nel paratriathlon deve però ancora fare i conti con una protesi che lo fa soffrire nella corsa. La vigilia del Challenge è anche il buonumore contagioso di Simone Baldini che oggi corre lo sprint e domani il mezzo è ha due occhi così un po’ per l’emozione un po’ per lo stress, perchè prima delle gare non riesce a dormire. La vigilia del Challenge e’ Dario Chitti, ventiduenne di Parma che con uno sprint degno del suo passato da ottocentista lascia sul posto due carabinieri e va a vincere il GradPrix. La vigilia del Challenge di Rimini è Daniel Fontana, col suo tendine che lo fa soffrire e che però è qui perchè, da ottimo capitano, sa che la squadra è la squadra e infatti fa il tipo per i suoi e per Mateja Simic che vince. La vigilia del Challenge di Rimini è Marco Novelli, grillo parlante del triathlon italiano, che però ti sorprende quando lo senti discutere in spagnolo fluente con un’ atleta che si prepara a correre il suo sprint. La vigilia del Challenge è Micol Ramundo che invece non corre, anche se probabilmente vorrebbe, ma le tocca lavorare e quindi fa la pausa pranzo con un toast in un bar del centro. Come se fosse a Milano. La vigilia del Challenge di Rimini è Dario Nardone, la colonna sonora di una gara raccontata dall’alba al tramonto, sotto l’acqua, sotto il sole, con il vento e con il garbo di chi conosce questo ambiente ma anche la fatica che si fa ad arrivare al traguardo. La vigilia del Challenge di Rimini sono i bambini, tutti zuppi d’acqua dal primo all’ultimo, giovani, esordienti, cuccioli e mini cuccioli con le bici con le rotelle e qualcuno anche con il cestino. La vigilia del Challenge è Silvia Schiapparoli, responsabile stampa di Garmin che si porta con sè l’acqua di Jesolo, dove è appena iniziato il Tour delle 10 chilometri della sua “ditta” , e spera che non la segua perchè altrimenti domani nel 70.3 andiamo tutti a mollo. La vigilia del Challenge è il Gran Prix dove si capisce davvero chi fa sul serio. E’ Alessandro Fabian che, finchè il fastidio alla sua coscia non riappare, è li davanti a tirare il gruppo. Poi si ferma pensando a Londra e al suo tecnico Sergio Contin che un po’ se la sentiva. La vigilia del Challenge di Rimini è Simone Diamantini che da sotto la tenda della Dds dirige le operazioni dei suoi. La vigilia del Challenge di Rimini è Giulio Molinari, seduto su una panchina con la moglie davanti al Grand Hotel, che aspetta domani il suo turno e guarda il mare, sperando che si calmi perchè non vuole che si tagli neppure un centimetro di gara. La vigilia del Cheallenge di Rimini è Martina Dogana, un pezzo di stori.a del trithlon femminile azzurro, che finalmente dà un viso alla tua firma. La vigilia del Challenge di Rimini è Fabrizio Cutela, triatleta, organizzatore, amico e da oggi anche volontario perchè: “No, non corro, sono qui a dare una mano…”. La vigilia del Challenge di Rimini è Romina Ridolfi, cuore pulsante dello staff, con gli occhi pallati davanti al computer dietro al bancone dell’organizzazione, perchè dar retta a tutto altroché mezzo ironman… La vigilia del Challenge di Rimini è Maurizio Frigo, ex ciclista, meccanico e da sei anni titolare di Rowa Point, un paradiso per i ciclisti alle porte della città . Vengono tutti qui. E anche io all’ultimo secondo. Si prende cura della mia nuova bici da crono e mi salva le gambe e forse anche un po’ la vita. Perché al posto di un 25 dietro mi monta un 30 che mi darà modo di salire verso Monte Grignone. Ma è la passione che fa la differenza. Sempre. Anche quando davanti a te hai ruote e pedivelle da mettere a punto. Basta guardarlo regolare un cambio o la stretta dei freni per capire che non lo fa solo per business. “Ok ti ho messo a posto tutto, freni compresi anche se domani meno freni e meglio è….”. E adesso si può andare. E se piove ce ne faremo una ragione…