E le Canarie si colorano d azzurro. Ma è un azzurro intenso che premia un atleta tosto e un uomo più tosto ancora. Alessandro Degasperi vince l’Ironman Lanzarote e dà una spallata alla sfortuna che pareva avere un conto aperto con lui. Vince la più bella delle gare perchè trionfare in rimonta dà più gusto, meno patemi che non resistere agli avversari che ti rincorrono. E l’atleta del Cus Trento ha corso esattamente come doveva correre con una frazione di nuoto prudente, una bici in crescendo e una maratona dove a tre chilometri dal traguardo ha messo la freccia volando verso il titolo. Lo aspettava da sempre un giorno così il Dega. Ma forse lo aspettava di più dopo ciò che gli è successo nell’ultima stagione, dopo la caduta di  Zell Am See, dopo l’operazione alla spalla, lo stop forzato e un lungo periodo di convalescenza. Chissà quante volte lo ha sognato un arrivo a braccia alzate. Chissà quante volte in queste ultime settimane ha sognato di farlo proprio a Lanzarote, uno degli Ironman più difficili.  Perchè ci credeva, è ovvio che ci credeva soprattutto dopo i segnali incoraggianti delle ultime gare. E poi non si vince un Ironman se non ce l’hai intesta. Non ha mai mollato, non si è demoralizzato seguito dalla moglie fisioterapista Federica e del suo tecnico Alberto Bucci che ha pianificato recupero e preparazione. A Lanzarote è andato tutto come doveva. Tre minuti di ritardo nel nuoto che l’atleta fiemmese ha cominciato a recuperare subito nella frazione ciclistica. Ma il capolavoro è stata la maratona dove ha recuperato oltre 9 minuti al tedesco Cristian Kramer che ha raggiunto e superato a tremila metri dal traguardo. Terzo è arrivato lo svizzeroMauro Baertsch. Otto ore 56 minuti e 50 secondi è il tempo finale di Degasperi. Un tempo che va al di là del crono. Un tempo che segna il ritorno di un azzurro già vicevcampione europeo, già vincitore del 70.3 di Zell Am See e di tanti podi in carriera. “Dedico questa vittoria alla mia famiglia e a tutti coloro che mi hanno aiutato in questo periodo- ha detto Degasperi  all’Adige- E’ stata una gara durissima ma fantastica con tantissima gente sulle strade a fare il tifo. Sono felice, vincerla era nei miei desideri”. E nei desideri del terzo azzurro a vincere un Ironman dopo Fontana e Passuello ora c’è anche la finale di Kona alle Hawaii. In realtà c’è sempre stata, ma ora di più. Perchè come dicono i suoi tifosi: “Il Dega è tornato..