rerOrmai sono i social a decretare il successo di un evento. Il numero dei post, delle condivisioni, di foto, di “mi piace” opure di “non mi piace”. Va così. E se una volta il giorno dopo era il giro di telefonate tra gli amici oggi è il numero di messaggi in bacheca. E a giudicare dall’ingolfamento di Facebook e Twitter il Rimini Challenge 2015 è stata sicuramente un evento che ha lasciato il segno. Dal maltempo, alla serie nutritissima di gare, dall’organizzazione che a tutti è piaciuta anche se c’è sempre qualche bastian contrario alla novità delle due borse verdi e blu  con cui è stata organizzata la zona cambio sono stati molti pollici all’insù. Qualche lamento per i numeri delle borse che si staccavano ( e anche quelli delle bici) per qualche attraversamento un po’  azzardato delle strade durante le gare e per le pioggia che, soprattutto sabato, non ga risparmiato le batterie dei più piccoli nel duathlon junior. Ma qui nulla si poteva.  Rimini  va in archivio con un’edizione del Campionato europeo della mezza distanza che ha fatto segnare grandi numeri , con oltre 2700 atleti impegnati nel week end, ma soprattutto con la sensazione di essere stato in questa edizione l’obelico del triathlon che conta.  E con una Challenge appassionante sia nella gara maschile che in quella femminile. Tra gli atleti di vertice fari puntati sul nostro Giulio Molinari che era chiamato a difendere il titolo di Campione Europeo sulla distanza, ottenuto lo scorso anno a Maiorca. Non ce l’ha fatta, ma non sempre si può vincere.  Ha ceduto lo scettro continentale al ceco Filip Ospaly dopo una gara tiratissima che lo ha visto quasi sempre al comando fino a pochi chilometri dal traguardo quando il ceco, con una frazione podistica da incorniciare è risucito a passarlo. Terzo si è piazzato il belga Bart Aernout al termine di una volata serratissima con lo svizzero Ruedi Wild.  Tra le donne le speranze azzurre erano tutte su Sara Dossena, forte di un inizio di stagione  con l’argento nel Campionato Europeo di duathlon e un secondo posto nella prova ETU di Madrid su distanza olimpica, Margie Santimaria e Martina Dogana.   Al termine della frazione ciclistica la Finlandese Kaisa Lehtonen è entrata con un vantaggio sule migliori e nella frazione podistica ha amministrato un vantaggio che le è valso il titolo . Alle sue spalle Sara Dossena che si è resa protagonista di una rimonta annunciata nell’ultima frazione recuperando tutte le atlete che la precedevano, guadagnando per se un prestigiosissimo argento. Terza la britannica Vanessa Raw. Menzione speciale, ma soprattutto di merito per Simone Baldini che è il nuovo campione  Europeo di paratriathlon su distanza Half Ironman. L’atleta romano che vive a San Marino ha portato a termine una gara davvero complicata già dalla prima frazione di nuoto per vie delle correnti. E poi nella frazione ciclistica con la difficoltà di salire verso Monte Scudo e poi fino su monte Grignano. Il finale in hand bike sul litorale riminese è stata la meritata passerella. Ma nenache tanto: “Un Challenge durissimo- spiega all’arrivo con un sorriso che dice più di qualsiasi parola- E’ stato faticoso da subito e fino all’ultimo.  Avevo tante paure alla vigilia e ora non mi sembra vero. Io a Rio per le paraolimpiadi? E’ impossibile però anche se ci fosse una sola probabilità mi piacerebbe provarci…”