Un tour di Calabria tra rabbia e stupore
Tour nel senso di giro, perché poi guardi le immagini di Utrecht e dintorni , le confronti con quelle delle coste calabresi dello Ionio e capisci che l’Italia è un mondo a parte. Sibari, Schiavonea, Corigliano Calabro, Rossano, Piana Caruso ti lasciano a bocca aperta per la loro bellezza. Mare ( pulito), coste dove fai chilometri senza trovare un ombrellone, spiagge e calette che neppure ti immagini.E poi l’entroterra, cinque chilometri e sei in montagna, montagne vere che sono già un assaggio di ciò che è la Sila con le sue salite e i suoi altopiani. Insomma un bel paradiso. Però, c’è un però. E al Sud c’è sempre un però… “Vedi, questa è la statale che va a Reggio e oggi che è il 5 di luglio praticamente non c’è nessuno…. Solo traffico locale.” Isidoro pedala al tuo fianco a 35 all’ora e fa un po’ da Cicerone spiegandoti le strade da fare e, con un pizzico di orgoglio, quanto è bella la sua terra. Ma quanto più bella potrebbe essere. Calabria dimenticata dal turismo o forse dimenticata da chi il turimo dovrebbe promuoverlo. Ma non solo il turismo perchè qui, e in buona parte del Sud, servirebbe resettare tutto e ricominciare. E infatti qui il turismo tipo quello dellle coste romagnole o toscane non è neppure un’ipotesi. Eppure il modo ci sarebbe. Eccome se ci sarebbe. Pedali sulla litoranea, trovi gli scavi archeologici di Sibari, ma sono chiusi. Pedali e pensi che la stessa cosa succede in Molise con gli scavi sannitici di San Vincenzo, pedali e pensi alla Germania e all’Inghilterra che se avessero ricchezze simili chissà come se le venderebbero… Trenta, quaranta, settanta chilometri lustrandoti gli occhi. Perchè salire e vedere laggiù in fondo il mare è sempre una bella sensazione. Perchè, tornante dopo tornante, ti avvicini all Sila e hai come la sensazione di andare verso il nulla. Ma è quasi una magia. Perchè tutto è intatto, senti i profumi e assapori il silenzio. Piana Caruso è indicata da cartello giallo di quelli turistici e quindi qualcosa ti aspetti, magari una locanda, magari un bar. Nulla. C’è solo una fontana freschissima. Bevi ed è un po’ come rinascere. E’ fantastica anche l’acqua da queste parti…