Niente sconto di pena per Alex Schwazer. Il Tribunale nazionale antidoping senza il parere positivo della Iaaf e della Wada che non si è pronunciata, non ha ridotto la squalifica al marciatore azzurro che scadrà quindi come previsto il 29 aprile 2016. Cambia in realtà poco, quasi nulla perché l’altoatesino comunque potrà provare a strappare il pass per la qualificazione olimpica di Rio il 7 maggio in Russia nella 50 chilometri di Cheboksary. Fine di una storia che però si intreccia con un’altra, quella di Carolina Kostner, lei pure squalificata per aver protetto il suo fidanzato di allora,  che proprio ieri ha visto invece retrodatata la sua pena in cambio di un’ammissione di colpa. E ciò le permetterà di rientrare sulle piste di ghiaccio il primo gennaio. Se per Schwazer cambia poco perché ai Giochi di Rio quasi certamente ci andrà, per la Kostner invece cambia moltissimo. Se non fosse arrivato infatti questo “ricalcolo” l’azzurra avrebbe finito di scontare la squalifica  a metà maggio 2016 e quindi di fatto  chiuso la carriera, ora invece come ha detto proprio stamattina durante una conferenza stampa, il prossimo obbiettivo diventano i Mondiali che si disputeranno a Boston il 30 marzo. Sembra una di quelle storielle dove “tutto è bene ciò che finisce bene…”, dove ci sono buoni, cattivi, lacrime, pentimenti e redenzioni. In realtà è la svolta logica e di buonsenso ad una storiaccia di doping in cui il  chi si è dopato rischiava di pagare un conto meno salato di chi aveva cercato di proteggerlo. Torna tutto quasi a posto perché cosi conviene un po’ a tutti.  Perché, senza dar giudizi, e al di là di cosa può essere il Bene o il Male oggi quasi sempre deve essere considerato anche l’utile, ciò che conviene. E non è detto che sia sempre il meglio…