Maratoneti per sempre
Ogni tanto (spesso) qualcuno si chiede cosa significhi essere un maratoneta. Se lo chiede chi corre, e magari una maratona la sta correndo, e se lo chiede chi non corre. Per curiosità, molto spesso per invidia. La maratona è una corsa di 42 chilometri e 195 metri con una bella storia che la spiega fin dal tempo dei greci, che è diventata il simbolo dell’atletica per la sua difficoltà e il mito che si porta dietro. Punto. Ma la maratona è molto di più. E’ un modo di essere e di esistere, di intendere la vita, di combattere, di non arrendersi, di fare sacrifici, di conti in sospeso e conti che vengono saldati. Un maratoneta è per sempre perchè la maratona è la metafora perfetta per raccontare i nostri giorni, il sogno e la realtà che nella mente di chi ci prova si scontrano quotidianamente in un alternarsi di gioie, delusioni, dubbie e certezze. La maratona e ciò che Murakami Haruki sa sintetizzare in modo straordinario in questa ventina di righe…
…affronto i compiti che ho davanti e li porto a compimento ad uno ad uno, fino a esaurimento delle forze. Concentro l’attenzione su ogni singolo passo, ma al tempo stesso cerco di avere una vision globale e di guardare lontano. Come vengono giudicati il tempo che ottengo in gara e il mio posto in graduatoria, come venga considerato il mio stile, è di secondaria importanza. Ciò che conta per me, per il corridore che sono è tagliare un traguardo dopo l’altro con le mie gambe. Usare tutte le forze che sono necessarie, sopportare tutto ciò che devo e alla fine esere contento di me. Imparare qualcosa di concreto- piccolo finchè si vuole ma concreto- dagli sbagli che faccio e dalla gioia che provo. E gara dopo gara, anno dopo anno, arrivare in un luogo che mi soddisfi. O almeno andarci vicino. Se mai ci sarà un epitaffio sulla mia tomba, e se posso sceglierlo io, vorrei che venissero scolpite queste parole: “Murakami Haruki, scrittore e maratoneta. Se non altro fino alla fine non ha camminato”. Perchè si dica quel che si vuole ma io sono un maratoneta
da “L’arte di corerre”
Murakami Haruki
ed Einaudi