10583918_1011991272178111_5387549812746591597_nE’ Luca Sacchi, che nel ’92 a Barcellona una medaglia olimpica l’ha vinta, a dettare la linea: “Faremo di tutto- spiega- per mettere nelle migliori condizioni Mateja di far bene Rio…”. E Mateja è Matejia Simic, che ieri sera a Milano nella factory di Milano Cycling in via Tagiura ha sfilato un po’ per sè, e un po’ per i telefonini schierati che ormai accompagnano ogni momento delle nostre giornate,  a confermare l’accordo di collaborazione tra la Dds di Settimo milanese e Milano Cycling che sarà tecnico e ovviamente commerciale. “Una collaborazione importante che ci onora- spiegano i responsabili dello store milanese- perchè Dds è un punto di riferimento nel triathlon azzurro e schiera atleti che lo sono altrettanto. Quindi per noi è uno stimolo…”. Stimoli e stima completamente ricambiata dal team di Settimo schierato ieri sera al gran completo. Dal recuperato Daniel Fontana che la prossima settimana sarà al via del mezzo ironman di Buenos Aires, ad Alessia Orla, Ilaria Zane,  a Ivan Risti lui pure in partenza verso il Sudafrica per l’Ironman del 6 aprile. Della Simic , che ha già un piede a Rio, si è detto. “Questo è un anno importante per tutti- ha spiegato Sacchi- perchè come tutti gli anni olimpici è un anno particolare e per noi un po’ di più visto che è dal 1988 portiamo sempre un nostro atleta ai Giochi. Con Mateja contiamo di esserci anche quest’anno…”. E sia. Con la Dds che, come ha spiegato il responsabile del settore triathlon Simone Diamantini, diventa di anno in anno sempre più crocevia di uno sport che sta cambiando: “Ci piace molto l’idea che da noi passino atleti di tante nazionalità e di altre società- ha spiegato-  Perchè lo scambio di esperienze e di collaborazioni fa bene a tutti e serve per crescere. Sia dal punto di vista agonistico che per il movimento. Il triathlon non è più lo sport degli indecisi ma una disciplina che nei prossimi cinque anni avrà una crescita esponenziale anche tra gli amatori visto che è diventato la nuova frontiera del benessere”.