Il medico Lampre: “Bere e nutrirsi, vi spiego come”
La Stramilano è la corsa dei milanesi. Dove tutti ci provano e dove molti magari improvvisano. Domani la gara dei 21 chilometri, quella agonistica, è riservata ai tesserati della Fidal, la federazione di atletica, ed è la corsa dei campioni o comunque degli amatori più allenati. La dieci chilometri che parte dal Duomo è invece la gara dei Cinquantamila, quella classica che ha fatto la storia di questa corsa. Mediamente un’ora, un’ora e mezzo ( e in qualche caso anche due) di sforzo fisico che va comunque preso sul serio. «Partiamo dalla premessa, più che mai necessaria, che per chi non è allenato dieci chilometri sono una bella distanza» spiega Carlo Guardascione, responsabile medico sportivo della squadra ciclistica Lampre Merida e consulente scientifico di Named, azienda di nutrizione sportiva. «Per questo motivo per correrla bisogna essere in buone condizioni di salute- spiega Guardascione- Chi qualche giorno prima ha avuto influenze, stati febbrili o malesseri dovrebbe evitare». Ma anche per chi sta bene qualche raccomandazione va fatta. «Certamente, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione- continua il medico della Lampre- É fondamentale la cena della sera che precede la gara che deve essere ben bilanciata tra carboidrati semplici e proteine, un piatto di pasta o riso integrale condita semplicemente con pomodoro o olio, e un secondo a base di carni bianche come pollo o tacchino e verdure. Serve per costruire le scorte che poi serviranno la domenica». Una riserva che però deve essere integrata anche al mattino con una colazione da consumare duo o tre ore prima del via e che sia facilmente digeribile. «Sì è “rabbocco“ assolutamente necessario- conferma il consulente di Named- che può essere fatto con pane tostato, che è un carboidrato a lento assorbimento, miele e magari aggiungendo un fetta di bresaola o di prosciutto crudo senza grasso. Ci si può aggiungere una bevanda calda e al latte si deve preferire il the che è molto più digeribile». Dopodichè si può partire. Si possono affrontare chilometri e fatica con un po di tranquillità in più. «Spesso, soprattutto chi è alle prime armi, consuma tantissima energie aspettando si partire- spiega Guardascione- É anhe un fatto nervoso. Si può ovviare a questo con una razione d’attesa“ come alcuni gel energetici che oggi si trovano in commercio». Ma anche durante la gara è necessario integrare? «Diciamo che se ci sono i ristori è meglio fermarsi- spiega Guardascione- ma soprattutto per idratarsi. É fondamentale bere o sali minerali anche se non si ha sete. Perchè se si ha sete spesso è già tardi»