I PIAZZA CASTELLO  PARTENZA DELLA  STRAMILANO  AGONISTICArecord esistono per essere battuti e prima o poi doveva accadere. Dopo quasi vent’anni la Stramilano cancella dal suo albo il primato di Paul Tergat, lo storico 59’17« ottenuto nel 1998 e lo mette nelle mani di un suo connazionale il 21enne James Wangari che stamattina, in un giornata perfetta per correre, ha fermato il crono di una delle più famose al mondo in di 59’12». Sette secondi meglio mettendosi dietro gli altri due keniani Paul Mwangi, medagliad’argento con 1h01’31« e Amos Kurgat, giunto terzo al traguardo con untempo di 1h01’56». Buona la prova degli italiani, che piazzano quattro atleti nei primi dieci: Yassine Rachik, che lo scorso anno aveva ottenuto la medaglia di bronzo,quest’anno si è classificato al sesto posto con un tempo di 1h03’56«,seguito da Ahmed El Mazoury (1h04’46»), Najibe Marco Salami(1h05’13«) e Daniele D’Onofrio (1h05’26). Podio tutto keniano anche in campo femminile: sul gradino più alto sale RaelKiyara, giunta al traguardo dopo 1h10’19», mentre il secondo e il terzo posto sono andati, rispettivamente, a Viola Jelegat (1h11’03«) e HellenJepgurkat (1h11’34»). Ottimo quinto posto per l’azzurra Catherine Bertone (1h14’18«), mentre Giovanna Epis, con 1h14’52» e Eleonora Bazzoni (1h19’15«) si aggiudicano l’ottava e la decima posizione. Ma quello di Wangari non è stato l’unico record della giornata. Primati anche nelle presenze con i 6800 iscritti alla 21 agonistica e gli oltre 63mila tra la gara dei cinquantamila e la Stramilanina. Buon segno che conferma Milano ormai come capitale italiana del running. E tra due settimane c’è la maratona