imageBasta aspettare e la rivincita arriva. Che poi magari non è proprio così. Però oggi quando al via del Challenge di Rimini fianco a fianco con i numeri 1 e 2 c’erano le bici di Philip Ospaly e Giulio Molinari in molti hanno pensato che sarebbe andata in scena la replica della sfida dello scorso anno. Allora l’aveva spuntata il ceco, che era riuscito a rientrare in bici e poi aveva bruciato il nostro carabiniere quasi allo sprint. Oggi Molinari s’e’ preso ciò’ che aveva lasciato sul piatto l’anno passato. Posta piena, senza dubbi e senza discussioni perché in realtà’ non c’è’ stata storia.  Era nell’aria. Dopo aver sfiorato l’impresa a Cannes Molinari ha chiarito subito quali erano le sue intenzioni salutando la compagnia quasi subito nella frazione di bici e al 30 chilometr0 aveva già due minuti sul tedesco Christian Otto e su Ospaly. A ruota  l’altro tedesco Wollner e Bittner. Al giro di boa l’azzurro ha preso il volo con un distacco che è’ aumentato chilometro dopo chilometro e che lo ha portato in zona cambio con un distacco rassicurante  di oltre otto minuti. Per il primo posto non c’è  stata gara e così si è corso solo per il podi. E sul traguardo di Rimini e’ esplosa un’ovazione per Molinari, trionfatore con oltre 7 minuti sull’argento di Bittner. Ospaly da vincitore uscente dell’edizione 2015  ha onorato la gara con un più che onorevole bronzo . Tra le donne l’ha spuntata l’olandese Ivonne Val Vlerke che ha tagliato il  traguardo con oltre quattro minuti  sull’inglese Leanda Cave, favorita della vigilia, e nove sulla tedesca Julia Viellehner. Quarta e prima delle italiane Martina Dogana, che aveva vinto poche settimane fa il 70.3 di Chia Laguna in Sardegna e che dopo i campionati italiani di medio a Lovere , punterà sul Challenge full di Venezia.

 

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