3df4c6_26d9ab86093b4117ad7a4f617f5a92d7La ricetta è di quelle facili.  Si prende un ingegnere elettronico, gli si mette  una muta da triathlon e in testa un cappello da chef. Poi si aggiungono  un pizzico di sana follia, una spruzzatina di spensieratezza romana e la voglia di inventarsi qualcosa che possa trasformare la passione in un’ipotesi di lavoro. Si mette tutto in forno a cottura lentissima ed ecco che un’idea diventa una pagina con tanti (ottimi) piatti da godere. Uno sito dei tanti? Uno dei molti in un Paese dove ormai i cuochi  hanno invaso i talk show e pontificano su tutto dal meteo alla politica tranne  su come si prepara una pastasciutta al pomodoro? ” No, non credo sia uno dei tanti innanzitutto perchè io non sono un cuoco- spiega Federico Procopio 45 anni, tre figli e una passione sfrenata per lo sport e ovviamente la buona cucina-  Non sono un cuoco e non ho nessuna pretesa di insegnare nulla a nessuno, le cose complicate le lascio fare a quelli bravi… La mia è una cucina semplice, come quella che normalmente facciamo a casa e che ho imparato rubando il mestiere a mia nonna e a mia mamma. Imparando da loro come si fa la spesa al mercato, come si scelgono i prodotti, come si abbinano e come si mettono insieme…Come succede da sempre in tutte le case romane”. Roma presente. Roma solare e mediterranea che finisce nei piatti insieme però alle buone regole del mangiare sano come serve ad uno sportivo. Ad uno che fa sport di endurance e triathlon di lunghissima distanza come l’ ironman che, val sempre la pena di ricordarlo, sono 3,8 chilometri di nuoto, 180 in bici e 42 di corsa. “Sì questa è la mia altra grande passione che fra l’altro ho scoperto pochi anni fa- racconta – Ho sempre fatto sport ma poi mi sono avvicinato al triathlon ed è scoccata la scintilla…”. E chi fa sport di endurance sa quanto sia importante l’alimentazione prima, dopo, ma soprattutto alla vigilia delle gare. C’era una volta chi si alzava di notte per prepararsi piatti di pasta e parmigiano. Oggi è cambiato tutto, siamo nell’epoca di gel e  integratori ma i carboidrati restano i carboidrati. E un piatto di pastasciutta, un piatto di pastasciutta per chiamare le cose come si chiamano…”Sì gli italiano sono sempre un popolo di pastasciuttari e la pasta resta uno dei piatti fondamentali per chi fa sport ed è tra quelli che preferisco mangiare e cucinare- spiega l’ironman ai fornelli-  Le mie non sono ricette perfette. Mi piace improvvisare  e metter insieme sapori e prodotti che penso possano star bene insieme come feta e melograno,  broccoli e acciughe, lenticchie e gamberi. Anche se poi la differenza la fa spesso la tecnica di cottura che per uno sportivo più semplice e naturale è, meglio è…”.  Federico Procopio è stato lo chef ufficiale di “The finisher”, il reality di Bike Channel  che nei mesi scorsi ha portato quattro triathleti tra cui Claudio Chiappucci e MIgidio Bourifa , a gareggiare nel mezzo Ironman di Chia Laguna in Sardegna, ma quando si toglie il cappello da cuoco e il grembiule ( “che è stato il primo investimento di questa mia nuova attività e mi sono autofinanziato”) si allena e fa fatica come tutti i triathleti. Nuota all’alba in piscina a Bologna, dove vive, e il resto quando si può e si riesce.  In bacheca ci sono diverse gare su distanza olimpica, molti “mezzi” e cinque ironman con il miglior risultato a Klagenfurt in 9 ore e 50 minuti. “Cosa metto in forno adesso? – ride- Sicuramente un Ironman in un Paese del Nord e se la ricetta mi viene come deve venire chissà…magari uno slot per andare alle Hawaii…”

http://www.unironmanaifornelli.com/

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