Rio, un uomo solo al comando
Stasera comincia la 31ma olimpiade. Dopo aver scoperto che scarpe indosserà Federica Pellegrini nelle cerimonia d’apertura l’attenzione si sposterà all’istante sul ciclismo con un gara che di olimpico ha ben poco perchè dal ’96 i nomi sono ormai tutti quelli che contano. Professionisti che dopo Tour, Giro e classiche, vanno a caccia di una medaglia olimpica che prima non si filava nessuno e invece negli ultimi anni conta parecchio. Potere degli sponsor. Che gara sarà in realtà nessuno pare ancora averlo capito. O forse sì. Meravigliosa la descrizione del circuito fatta questa mattina su Repubblica da Maurizio Crosetti: “La corsa più dura del mondo si fa prendere a sberle dal vento dell’Atlantico, s’incammina su un pavè fiammingo, sale tra fiorelloni rossi su una specie di Ghisallo ancor più ripido e assassino, precipita dentro una foresta tropicale con alberi immani imbottiti di gommapiuma, sfiora la favela di Rocinha che tanti vanno a visitare come uno zoo, ripete la giostra quattro volte infine va a sfinirsi a Ipanema e a morire a Copacabana…”. Perfetto. E’ la gara olimpica più dura della storia e su questo sono tutti d’accordo, come sul fatto che è inutile pensare a volate, sprint e finali del genere. Arriverà uno solo, poi tutti gli altri alla spicciolata. Un uomo solo al comando che potrebbe essere Vincenzo Nibali, ma nulla vieta di pensare che potrebbe essere Chris Froome,Alejandro Valverde, Fabio Aru o Romain Bardet. Qualche mese fa, a Cividale del Friuli, dopo aver pedalato con Paolo Bettini, in un evento Mediolanum al Giro d’Italia, chiacchierando del più e del meno mi disse che quando vinse l’oro ad Atene si rese conto di avercela fatta solo negli ultimi chilometri nonostante avesse alle calcagna il portoghese Paulinho. Prima era stato tutto un gran casino. Era il favorito ma non vuol dir nulla perchè la corsa olimpica non è una classica o un mondiale. La squadra è mezza e le tattiche di gara sono diverse, complicato controllare la corsa. ” Quando ho visto il percorso- ha detto Nibali- sapevo che questa era un’occasione speciale e ho cambiato la mia preparazione per arrivare a Rio in condizioni ottimali. Poi può succedere di tutto e devi essere disposto a correre qualche rischio…”. Si parte domani alle 14.30 e si arriva alle 20.30. E arriva uno solo, pronti a scommettere…