parti-per-israman-2017-con-triathlontravelTre atleti, tre religioni che venerdì a Eliat, in Israele, correranno insieme nella stessa squadra nell’Israman, triathlon full distance che da qualche anno si può correre anche sulla mezza distanza.  A percorrere i 1.900 metri della prova di nuoto in acque libere sarà Guy Barnea, nuotatore israeliano  punto fermo della nazionale israeliana, vincitore di un argento sui 50 metri dorso agli Europei in vasca corta di Chartres nel 2012 e bronzo sulla medesima distanza agli Europei in vasca lunga di Budapest nel 2010 e di Debrecen nel 2012. Barnea porgerà il testimone a Claudio Chiappucci,  campione e vero e  simbolo del ciclismo italiano degli anni ‘80 e ‘90, che si lancerà sui 90 chilometri del tracciato riservato alle bici in una prova d’orgoglio per un atleta che  può vantare la medaglia d’argento della prova in linea ai mondiali di Agrigento del 1994, la vittoria alla Milano-Sanremo del 1991, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia. A chiudere la staffetta, sui 21 chilometri della prova di corsa, sarà Haneen Radi, runner israeliana di religione islamica che nel 2015,  provò ad organizzare una maratona a Tira, la sua città natale, 25.000 abitanti a maggioranza islamica a Nord di Israele ma si ritrovò contro la cittadinanza  perché le donne partecipanti avrebbero indossato abiti sportivi e non gli indumenti tradizionali che coprono quasi totalmente il corpo femminile. Per questo, Haneen fu oggetto di numerose minacce di morte e, una notte, la sua auto parcheggiata sotto casa fu bersaglio anche di un colpo di pistola. Ma lo sport non si ferma e venerdì la staffetta dell’Israman servirà anche  ricordare come proprio con lo sport, spesso, si possano unire popoli  e religioni. Una staffetta di pace che non si fermerà in Israele ma continuerà domenica 11 giugno 2017 a Venezia con la seconda edizione di Challenge Venice con cui Israman è gemellato. «Abbiamo deciso di unire le forze con gli amici di Israman per gettare le basi per collaborazioni future ancora più ambiziose – ha commentato Matteo Gerevini, race director di Challenge Venice – e soprattutto, in grado di offrire al mondo dei triatleti un progetto internazionale di qualità e alternativo». Chi parteciperà a entrambe le gare sarà classificato nella speciale combinata TriInvictus illustrata sui siti web delle due manifestazioni. Venerdì a Eliat al via ci saranno quasi duemila iscritti in rappresentanza di 25 Paesi, tra cui la nostra Martina Dogana che lo scorso anno arrivò seconda. Per una gara che nel 1999, quando è nata, contava solo 25 atleti ed oggi è una delle più importanti e affascinanti del panorama internazionale.

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