unnamed (3)Tanti anni fa si correva nel giorno di Pasquetta, sette chilometri per una gara internazionale nata con il Dna della classica. Sull’asfalto di piazza del Bramante e poi sul selciato della piazza Ducale di Vigevano sono state scritte pagine di storia dell’atletica mondiale:  Coe, Ovett, Cova , De Castella, Bordin,  Mei, Tergat, tanto per fare qualche nomeE il fascino della Scarpa d’Oro  rimane. Intatto negli anni per una gara che ha allungato le distanze fino alla mezza ed ha aggiunto due non competitive da 5 e 10 km com’è giusto che sia perchè, al di là dei campioni, che si sfidano sui 21 della mezza, oggi c’è un mondo che corre per il piacere di muoversi e di stare insieme che deve essere intercettato.  Ma i campioni restano. Cambiano, ma restano. E anche quest’anno, dopo il podio della passata stagione  con un tempo di 1h12 minuti si ripresenta al via un atleta che  fa della corsa solo una delle specialità del suo sport. Torna a Vigevano domenica prossima Giulio Molinari. triatleta, carabiniere novarese  ma vigevanese d’adozione che alla Scarpa d’Oro, farà un po’ il punto sulla sua condizione alla vigilia di una stagione che si annuncia intensa e che potrebbe consacrarlo tra i big delle lunghissime distanze.  Un primo verdetto potrebbe già arrivare il 2 aprile con l’Ironman Sud Africa,  tassello importante per  centrare la qualifica per i Mondiali di Ironman che si terranno come sempre a Kona, alle isole Hawaii, il prossimo ottobre. L’azzurro ha già svolto un raduno in altura a Livigno e poi al caldo di Lanzarote, nelle isole Canarie: “Sono felice di correre qui anche quest’anno – spiega-  Perchè questa è la città in cu vivo e perchè voglio confermare la prestazione dello scorso anno e, perché no, anche migliorarla. Ho lavorato sodo in questo lungo periodo di allenamento lontano da casa e di certo i km nelle gambe non mi mancano. Sarà sicuramente un bel test in vista del mio primo impegno di stagione in Sud Africa”. Molinari, che solo lo scorso anno ha esordito sulla distanza full completa (3,8km di nuoto, 180 in bici e maratona finale)  con un quinto posto in Arizona,  è tra i più forti specialisti nelle distanze lunghe del triathlon. Campione Europeo nel 2014 e nel 2016 (e secondo nel 2015)  sulla distanza 70.3 del mezzo ironman, lo scorso anno ha messo in casella ben tre vittorie. Per lui il 2017  è un anno importante, tra attese e conferme. E si comincia da Vigevano, che forse non  è un caso.  La Scarpa d’oro ha scritto la storia e ha  tenuto a battesimo i grandi dell’atletica. Magari vale anche per il triathlon…

 (Antonini Foto)

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