Il doping a 14anni è un cancro
Il doping a 14 anni è come un cancro. Un genitore che “dopa” o permette a un figlio di doparsi sarebbe bene se ne rendesse conto. E’ un cancro perchè alimenta una cultura perversa dello sport e della vita dove vale tutto, scorciatoie comprese, che trova terreno fertilissimo nella testa di adolescenti che sono lavagne intonse su cui si può scrivere qualsiasi cosa ed è un cancro nel senso più tecnico del termine perchè nessuno sa poi quali potranno essere gli effetti collaterali sulla salute dei ragazzi. Quindi che il doping sui giovani venga proposto da tecnici senza scrupoli o praticoni del mestiere già fa schifo, che venga alimentato da un genitore è una pena infinita. Un paio di anni fa era successo a Treviso quando un padre aveva patteggiato due anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia per avere costretto con pressioni psicologiche il figlio adolescente a far uso ( abuso) di farmaci e sostanze dopanti per primeggiare nelle gare di nuoto. Ed ora è successo di nuovo . L’ultima frontiera del doping è questa qui. Arrivare sempre più giù fino a travolgere atleti che sono poco più che bambini. E così, come rivela l’agenzia Ansa, è stato trovato trovato positivo al Mesterolone (potente anabolizzante) un ciclista di appena 14 anni dopo una gara giovanile. Si tratta di un vero e proprio record negativo e l’atleta è stato subito sospeso dal tribunale nazionale antidoping del Coni, su proposta della Procura. Fin qui la cronaca ma non basta. Come è successo a Treviso credo sia necessario che la Procura ora ricostruisca con precisione tutta la vicenda. D’accordo che i ragazzi di oggi sono più svegli che un tempo, d’accordo che con la rete hanno contatti e possibilità che vent’ anni fa neppure s’immaginavano, d’accordo tutto…Ma è impossibile che questo ragazzino ( tale resta) abbia fatto tutto da solo.Ci sono tecnici, allenatori probabilmente anche genitori che devono dare spiegazioni. Qualcuno deve avergli fatto prendere gli anabolizzanti, altri non sono stati abbastanza attenti da accorgersene. Tutti colpevoli ovviamente, senza sconti.