granfondo_roma_2 (1)“La Granfondo di Roma è diventata un marchio di fabbrica…” Firmato Giovanni Malagò, il presidente del Coni, che non c’era stamattina al Gran Melià Hotel Villa  agrippina a Roma ma ha inviato un messaggio per salutare la sesta edizione di una gara che, nonostante la giovane età, ha  già il peso del grande evento. Un marchio di fabbrica che è in realtà un’idea brevettata e rivoluzionaria,  una nuova strada per il ciclismo amatoriale tracciata con scelte coraggiose che hanno rivisto e corretto la filosofia delle granfondo: dai rapporti con le amministrazioni e quello con gli iscritti, dall’idea del partecipare  a quella dell’agonismo esasperato, dal valore del benessere a quello della prestazione, dalle classifiche ai premi, dal concetto che una gara non è una sfida a tutti i costi ma una festa di sport capace di coinvolgere una città, la sua mobilità, chi la vive tutti i giorni. E così la Granfondo Campagnolo di Roma l’8 ottobre prenderà il via per le strade della Capitale riannondando quel discorso cominciato sei anni fa e che ogni anno aggiunge capitoli nuovi a d un romanzo tutto da scrivere. La “penna” è come sempre nelle mani di  Gianluca Santilli, avvocato di solida fama, con il ciclismo che scorre nelle vene,  oggi presidente della sezione amatoriale della Federciclismo e già membro della procura antidoping. Ha costruito, mattone su mattone, la gara che voleva e che l’anno scorso ha coinvolto 5500 iscritti da 50 paesi. Una tre giorni in cui si fondono divertimento, salute e conoscenza tenuti insieme da quel collante di passione che è la bicicletta. Tre giorni per far fatica, per divertirsi e  condividere la gioia di uno sport popolare, per discutere e riflettere su quel può essere il futuro delle due ruote nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni. Tante le novità.  La formula sarà quella delle 4 cronoscalate cronometrate che permetteranno di divertirsi e di sfidarsi con i tempi congelati invece nelle discese per evitare rischi e inutili testa a testa. Il percorso sarà di 120 chilometri di cui i primi 6 in città: un giro turistico di prima mattina passando da piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Venezia. Si arriverà fino alle pendici dei Castelli col Lago di Albano e la prima cronoscalata che è la panoramica del lago con pendenza 5-6%, alla fine ci sarà separazione percorsi, chi farà “In bici ai Castelli” (percorso da 60 km ndr) andrà verso Marino tornando a Roma, gli altri faranno la seconda scalata a Rocca di Papa. Dopo una pausa al ristoro si prosegue sulla via dei laghi fino alla più lunga cronoscalata, 6 km, con pendenza media dell’8%, che porta a Rocca Priora e poi si scenderà a Montecompatri per la quarta e ultima cronoscalata. Poi il panorama si allargherà fino al traguardo al fianco delle Mura Aureliane vicino a Porta San Sebastiano. A garantire la sicurezza più di 1000 volontari lungo il percorso che potranno contare come nella passata edizione sui transponder montati su tutti i mezzi al seguito e che permetteranno di verificare cosa sta succedendo lungo il tragitto indirizzando in tempo reale i mezzi di soccorso. Ma forse una delle novità più importanti è la collaborazione con il Policlinico Umberto I: “Cosa centra un policlinico con un evento ciclistico? – spiega Santilli- Centra e tanto perché con l’attività fisica si riescono a prevenire tantissime malattie e l’abbinamento con i super-esperti clinici del Policlinico darà un grandissimo aiuto a tutti i partecipanti ma anche a tutti i romani che verranno al villaggio. L’attività fisica fa bene, previene molte patologie. Questa prevenzione e questa attività fisica fa bene alla qualità della vita tema su cui punta molto la Granfondo Campagnolo Roma“. Festa, divertimento, passione e benessere. Ma il ciclismo in questi ultimi anni sta diventando sempre più spesso anche amarcord e Roma e le sue strade antiche sono il teatro perfetto per  un salto indietro nel tempo. La sfida è quella dell’ Imperiale- Appian Way  riservata a bici costruite prima del 1987  che vedranno in sella un popolo variopinto e retrò del ciclismo che fu. Spazio anche ai bambini con la  ‘Minifondo Roma’ che si svolgerà alle Terme di Caracalla e a chi vuol solo partecipare con la “Bike by Night”  una passeggiata attraverso la ‘Grande bellezza’ della Capitale dall’Isola Tiberina fino al Ponte della Musica. C’erano una volta le granfondo di ciclismo passerella esclusiva di ciclisti depilati, tirati e un po’ fissati. C’erano e ci sono  ancora, ma c’è un popolo che ama pedalare con un’altra filosofia che reclama spazio e se lo sta andando a prendere.  E Roma ( ma non solo Roma) questo concetto l’ha capito da un po’…

 

 

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