Premio Brera: onori a Scarponi, al triathlon e al nuoto
Il premio Gianni Brera è il premio Brera. Diciassette anni di storia dello sport inteso, pensato, vissuto e scritto come solo un campione come Giuanfucarlo poteva e sapeva. La grandezza di un giornalista, di uno scrittore si misura dai tentativi di imitazione e in questo senso Brera di copie più o meno riuscite ne ha avute tante. Ma la differenza è che tra le sue mani la scrittura era materia viva, si trasformava in intuizioni, soprannomi, nuove parole che hanno raccontato lo sport come dovrebbe essere, come uno se lo immagina, adattando alla poesia di un gesto a quella di un racconto che è poi diventato storia della letteratura. Con lui gli italiani hanno imparato a conoscere parole come melina, contropiede, libero, atipico, pretattica. Sudore, fatica, gambe e cuore erano aggettivi che nei suoi racconti di futbol non mancavano mai e che bisognava mettere sul campo. E infatti più Riva che Rivera, più Bearzot che Sacchi, più mediani che mezzeali. Brera sapeva cogliere magia ed essenza dello sport, il senso più profondo, sapeva raccontare le emozioni andando oltre la cronaca. Da qualche anno, indegnamente, faccio parte della giuria che assegna trofei e riconoscimenti. Un onore, di cui ringrazio Beppe Zaccheria, insostituibile e imprescindibile nella sua discreta opera di tessitura. Un onore e un’opportunità che mi permette di proporre e suggerire atleti che meritano la ribalta e che spesso la nostra comunicazione ubriaca di calcio dimentica. Il premio Premio Brera è un’occasione anche in questo senso, che permette dare i giusti onori a chi si allena, fatica, vince e tiene alto il tricolore nel traithlon, nel nuoto di fondo, nel ciclismo d’avventura e in tutti quegli sport che ci ostiniamo ancora a pensare siano “minori”. Chissà perchè poi….
Diciassette edizioni sono un lungo viaggio che racconta in più di tre lustri lo sport come pensava e scriveva «GiuanfuCarlo». Lunedì sera a partire dalle 18.15 sul palco del Teatro dal Verme si rinnova un rito che non è solo sportivo ma anche un po’ filosofico e culturale: la consegna del Premio Gianni Brera agli sportvi dell’anno. C’è un bel pezzo di storia dello sport nel premio Brera: Milan, Inter, Fabio Capello, Carlo Ancelotti, Marcello Lippi, la Juventus, Valentina Vezzali, Daniele Molmenti, l’Olimpia basket, Claudio Ranieri chi è passato da queste parti è perchè ha lasciato un segno, ha fatto qualcosa di importante. Ideato dal Circolo Culturale I Navigli, fondato alla fine degli Anni Novanta da Giuseppe Zaccheria che lo associò al Circolo De Amicis di Aldo Aniasi, il «Premio Gianni Brera» ha contribuito non poco alla crescita di una città che lo scrittore di San Zenone Po ha vissuto e raccontato. Un premio dedicato ai grandi valori dello sport ma anche per promuovere nel tempo gli insegnamenti e la memoria di quel grande scrittore del nostro tempo che fu Gianni Brera affinché continuasse negli anni a essere di esempio e ispirazione. Così, a partire dal 2001, ogni anno il Circolo Culturale «I Navigli» attribuisce un Trofeo e Riconoscimenti speciali ad atleti e sportivi che si sono distinti sia per i risultati ottenuti sul campo, con particolare attenzione al modo con cui hanno affrontato le loro sfide, sia per il loro contributo alla promozione di una immagine dello Sport come sarebbe piaciuta anche a Brera. Anche quest’anno, il Premio Gianni Brera varcherà i confini del nostro Paese, assumendo una dimensione internazionale e andando a premiare chi si è distinto in Europa e nel mondo tenendo alta la bandiera dell’Italia. Tra i premiati ci saranno Franco Arese, indimenticato protagonista delll’atletica azzurra ed ex presidente FIDAL autore del libro «Divieto di Sosta»; Barbara Pozzobon, vincitrice della Coppa del Mondo di nuoto in acque libere; Andrea Vitturini, campione Europeo di apnea; Alice Betto, bronzo ai Campionati Europei di triathlon; la Nazionale Italiana di calcio a 5 con la sindrome di down campione del mondo; la Spal, autrice del ritorno in serie A dopo 49 anni; il Benevento, per la prima volta nella sua storia in serie A. Non solo. Sul palco salirà una grande rappresentanza del mondo del ciclismo composta dal Team Sky, dagli organizzatori del Giro d’Italia del Centenario, da la moglie e il fratello di Michele Scarponi che ritireranno un pemio alla memortia e Paola Gianotti la prima donna a fare il giro del mondo pedalando. Premiati anche Elena Bertocchi, bronzo ai Mondiali di tuffi e la Nazionale Italiana di canottaggio quattro di coppia pesi leggeri, vincitrice della Coppa del Mondo.