Insulti e spinte: tifo per Froome
Così, a pelle, generalmente mi sta più simpatico chi perde di chi vince. Quindi meglio i gregari dei campioni, meglio i mediani dei bomber da copertina, meglio chi arranca in retrovia e si guadagna la pagnotta. Chris Froome non è mai stato tra i miei preferiti. Ma ciò che gli stanno facendo i tifosi francesi al Tour ( non solo i francesi, anche al Giro la lista dei cretini è lunga) mi sta facendo cambiare idea. Anche ieri nella tappa che andava da Saint-Paul-Trois-Chateaux a Mende sull’ultima salita gli è arrivato addosso di tutto. A trecento metri dal gpm, quando l’inglese ha dovuto spostarsi sul lato non transennato della strada per non perdere i primi, un idiota vestito da puffo gli ha tirato addosso con una violenza inaudita una busta d’acqua. Sperando sia stata acqua. Senza contare ovviamente gli insulti, le spinte, e i pugni sulla schiena dei giorni scorsi. Froome non è amato. Perchè vince, per la storia del Ventolin, per non essere stato squalificato come altri suoi colleghi, perchè fa parte del team più potente, perchè non è simpatico di suo, perche in bici non è uno spettacolo di stile, perchè avrà anche mille difetti che però sono fatti suoi. Ciò che conta è che quando è in bici fa il suo mestiere e la fatica di tanti suoi colleghi. Ciò che conta è che lo sport e il tifo non sono questa robaccia qui che stiamo vedendo che, a pensarci bene, potrebbe anche diventare un’ipotesi di reato. Quindi ciò che gli sta accadendo non si può vedere. Non è il primo corridore a ricevere queste attenzioni, toccò anche a Fiorenzo Magni, a Bartali, a Coppi. Toccherà anche ad altri…La maleducazione non è un prerogativa dei giorni nostri, c’è sempre stata solo che un tempo c’era solo la radio, non c’erano truppe di televisioni al seguito, telecamere e telefonini che raccontavano. E allora sarebbe il caso di usarle ‘ste telecamere per identificare questi “eroi” che andrebbero solo presi a calci nel sedere….