Roma, maratona a rischio
Maratona al bando. Nel senso che, se va come sembra, la maratona di Roma del 7 aprile potrebbe saltare o diventare un “evento minore” organizzato in extremis dalla Federazione di Atletica per poi riprendere nel 2020 con un nuovo organizzatore. Gira tutto intorno alla decisione del Campidoglio che un anno e mezzo fa stabilì che anche per l’organizzazione della maratona italiana più importante al mondo si dovesse procedere con una gara pubblica. La vicenda, come scriveva il Fatto Quotidiano pochi giorni fa, è complessa e pare si sia “incartata” tra burocrazia, conflitti di interessi e ricorsi. Il bando, scaduto il 20 maggio scorso, al momento vede solo la prima apertura delle buste, delle tre previste. A sette mesi dalla partenza a giocarsi l’organizzazione della maratona sarebbero così la cordata guidata da Atleticom Asd e altre due cordate (Infront-Rcs e Purosangue Athletics) che però hanno chiesto tempo per integrare la documentazione. Quindi nulla di deciso il che significa che, quale sia delle tre a spuntarla, non potrà in concreto cominciare a lavorare all’evento non prima di qualche mese. Forse troppo tardi considerando le necessita di una maratona come Roma. Non solo. A pendere come una spada di Damocle sulla prossima edizione della 42 chilometri roma è anche il ricorso ricorso al Tar contro il bando del Campidoglio, presentato dell’organizzatore storico della Maratona di Roma, Enrico Castrucci che in tutti questi anni ha fatto crescere un evento che oggi si pone tra i più importanti al mondo e se lo è svisto sfilare. Insomma un bel pasticcio che porta sul tavolo degli imputati il Comune di Roma e che ha scatenato ovviamente le polemiche dell’opposizione: «L’edizione della 2019, per ammissione del presidente della commissione sport Angelo Diario potrebbe non tenersi- dichiara il capogruppo del PD capitolino Anton Giulio Pelonzi – L’assurda ostinazione di togliere l’evento a coloro che lo hanno organizzato e fatto crescere per anni e un bando organizzato in ritardo rischiano di cancellare il fiore all’occhiello della città. Dopo la rinuncia all’organizzazione delle olimpiadi, il flop internazionale, causa buche,della tappa conclusiva del giro d’Italia, il caos sull’impiantistica sportiva, l’incertezza sul futuro dell’ippodromo di Capannelle, ora anche la Maratona rischia di essere affondata. Chiediamo alla Sindaca Raggi e alla giunta di riferire in aula…”