Al Ghisallo aspettando il Lombardia
Aspettando il Lombardia, la classica delle foglie morte che si corre il 13 ottobre, sarà un mese intenso al Museo del Ghisallo. Come sempre, come negli anni passati. Come da 12 anni a questa parte, cioè da quando questo tempio del ciclismo ha aperto i battenti per un sogno di Fiorenzo Magni e per la tenacia che lo ha trasformato in realtà. Oggi è il museo del ciclismo più grande e più visitato al mondo, oltre 11milaa biglietti all’anno, con una significativa affluenza internazionale (45 per cento di stranieri da 66 nazioni) e giornate «epiche» che coincidono con l’arrivo dei campioni o di alcuni grandi eventi.
«Aspettando il Lombardia» venerdì 12 sarà una giornata dedicata a Johan Museeuw, il moderno leone delle Fiandre, vincitore di tre Giri delle Fiandre come Magni, che consegnerà la sua maglia di campione del mondo conquistata 22 anni fa a Lugano festeggiando anche il suo 53mo compleanno. Il campione belga, asso pigliatutto con la maglia a cubetti colorati della mitica Mapei, arriverà al Museo con un gruppo di amici scalando le strade del Ghisallo, Muro di Sormano compreso. E dopo la cerimonia tutti a cena al “Ghisallino”. Ma «Aspettando il Lombardia» che passerà proprio su questa salita, il Museo organizza anche una mostra fotografica e audiofonica che ripercorre la storia di questa classica monumento con i contributi ai testi di Giovanni Battistuzzi e la voce di Riccardo Magrini. Ci sarà anche una mostra fotografica inedita sulla figura indimenticabile di patron Vincenzo Torriani (dall’archivio della famiglia Torriani) e una mostra dedicata ai Mondiali di paraciclismo, settore che dal prossimo anno avrà una sezione dedicata al Museo.
Poi la parola passerà ai campioni di oggi con il Giro di Lombardia che sarà trasmesso in diretta nelle sale del museo dando così l’opportunità ai visitatori di seguire le fasi salienti della corsa. In tarda mattinata «Aspettando il Lombardia» avrà anche una parentesi artistica con il pittore Miguel Garcia Soro che donerà al museo un suo quadro come testimonianza di gratitudine al Ghisallo, dove ha esposto per la prima volta, con una sua personale inaugurata a luglio in occasione dei campionati italiani giornalisti ciclisti.
«Aspettando il Lombardia» con Paolo Bettini campione olimpico a cui il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo dedica una mostra temporanea che ripercorre la straordinaria carriera del «grillo», campione olimpico e mondiale intitolata «Tutti i colori della vittoria», con oltre 40 pannelli, cimeli e foto che ripropongono le immagini straordinarie del grande fotografo Roberto Bettini. Un viaggio nella storia di un campione recente che si chiuderà il 4 novembre, quando il museo andrà in letargo per riaprire il primo di marzo del 2019, anno dedicato a Fausto Coppi di cui ricorre il centenario.
E dopo i campioni toccherà agli amatori. Domenica 14 ottobre giorno del compleanno del Museo del Ghisallo si corre infatti la Gran Fondo «Il Lombardia», organizzata da Rcs Sport – La Gazzetta dello Sport. Sarà una giornata intensissima per il museo poiché è la giornata nazionale delle famiglie al museo con visite guidate gratuite nel pomeriggio e giochi per i bambini. Il passo al Santuario Madonna del Ghisallo, Sormano col suo Muro e la Colma, il Civiglio dove in cima sarà il traguardo dopo 101,3 km di corsa – con il suo strappo che ha deciso l’ultimo Lombardia vinto da Nibali, saranno gli ingredienti per una Gran Fondo che si annuncia spettacolare. Saranno invece 103,6 i chilometri da affrontare per chi decidesse di tagliare il Muro di Sormano senza passare per la Colma.