Un treno chiamato Milano-Pavia
A parte che questa foto è bellissima la storia è un’altra. E non è quella di Danilo Goffi che pure nella maratona ha scritto pagine importanti con titoli assoluti, ori europei a Budapest e un 15mo posto a Boston, la madre i tutte le maratone, dove nel 2015 a 43 anni suonati si classificò primo italiano, primo master e secondo europeo. Un mito. Questa foto è bellissima perchè un treno che parte fa rivivere al contrario per il secondo anno consecutivo la Milano-Pavia un piccolo sogno dei podisti di pianura. Podisti padani, abituati a correre nelle nebbie della Bassa, tra i fumi dei Navigli che d’inverno per il freddo sembrano ribollire, nella noia più totale di rettilinei senza fine che si perdono tra stoppie di granturco tagliato, risaie e argini di canali che portano acqua ai raccolti. Questa foto è bellissima perchè riporta a ciò che è stato per anni un appuntamento classico di tapascioni e campioni, quella trentatrè chilometri, nè carne nè pesce, ma tanta fatica, tanta gente, tanti passi tra dighe, pescatori, Certose che non arrivavano mai, tra ciottoli nel centro di una città da toccata e fuga, giusto il tempo di arrivare, asciugarsi e tornare poi indietro in pullman. Vecchie storie di corse scomparse come tante, ma questa con una lacrimuccia di nostalgia in più perchè unica, assurda ed irripetibile. Perchè sfida da “smargiassi” con 33 chilometri che facevano meno paura di 42 ma che spesso si pagavano cari. Perchè perfetta per preparare la maratona che verrà. Perchè si correva pensando al ritorno sulla statale che corre parallela alla stessa ciclabile fatta di corsa poche ore prima. Ed era fantastico riavvolgere il nastro con i cartelli dei chilometri, i ristori, i paesini che scorrevano al contrario. Tutte cose che purtroppo si erano un po’ perse, dimenticate, che riportano all’essenza della corsa dura e pura e che negli anni hanno lasciato il posto a tutta una serie di gare più glamour e patinate che di volta in volta radunano single, padroni di cani, anime in cerca di anime gemelle, babbi Natale, podisti che fanno i check-in negli aeroporti e via così. Ebbene l’anno scorso e quest’anno Almostthere, un’azienda che promuove e vende sport in anticipo di un paio di lustri rispetto a tutti gli altri, rivoluzionaria quanto è rivoluzionaria la Milano-Pavia nella sua romantica, moderna antichità, tutte queste cose le prese tutte e le ha rimesse su un treno ristabilendo un incanto. Un treno che parte è sempre una foto bellissima. Ma questa scattata domenica mattina ancora un po’ di più…