Zatopek, una vita di corsa
Famosa la sua frase: «Se vuoi vincere corri i 100 metri, se vuoi vivere corri la maratona…». E quella di Emil Zatopek è la corsa di una vita. In direzione ostinata e contraria come solo le certe locomotive sanno fare. Ma al di là della citazioni musicali di De Andrè e Guccini, Zatopek è stato qualcosa in più di un grandissimo atleta, l’unico nella storia a vincere, nel 1952 ai Giochi di Helsinki, tre medaglie d’oro sui 5mila metri, sui 10mila e in maratona dove decise di partecipare all’ultimo momento. Correva e ansimava, sbuffava come una «Locomotiva umana» e ciò gli valse il soprannome che lo rese famoso. Ma corse anche attraverso la storia del suo Paese, la Cecoslovacchia. Un talento scomodo per il regime comunista di cui era dirigente ma dell’ala più democratica. Non sfuggì a nulla. Nè alla primavera di Praga, nè al suo declino e neppure al confino in Siberia ai lavori in miniera. E quando, rimpatriato, finì a fare il netturbino continuò a correre dietro ai camion della spazzatura tra gli applausi della gente.