pozLa bici è come sempre al centro ma stavolta toccherà anche correre e nuotare. Pippo Pozzato ricomincia dal triathlon. Riparte un po’ per nostalgia ma molto per gioco con il DeejayTri che domani si correrà all’Idroscalo e per lui sarà una nuova avventura. Un’altra. Più o meno un anno fa aveva appeso la bici al chiodo salutando sui social: «Posso dire che il mio sogno da bambino si è realizzato quindi ringrazio tutti: è stata una figata…». Ora il campione vicentino si mette alla prova in una specialità che già accoglie parecchi suoi colleghi dal francese Laurent Jalabert al kazako Alexander Vinokourov, allo svizzero Fabian Cancellara, al «nostro» Claudio Chiappucci. «Ex» a cui è rimasta la voglia di gareggiare ma soprattutto far sport. E Pozzato prende la scia: «Diciamo subito che ho nuotato e corso pochissimo- mette le mani avanti- e che farò il DeejayTri senza nessuna mira agonistica ma soprattutto per divertirmi. Lo spirito è quello. E poi il triathlon sarà la scusa per riprendere ad allenarmi con un po’ di continuità perchè da quando ho smesso, tra cene ed inviti, ho messo qualche chilo di troppo e non va per niente bene…». Il primo tuffo alle alle 13.30 in un gruppo che vedrà al via sulla distanza olimpica un migliaio di atleti: 1500 metri di nuoto, 40 chilometri in bici e 10 di corsa che per Pozzato saranno un mondo da esplorare e arriveranno anche dopo una notte insonne, dopo aver partecipato a Feltre alla 24ore La Castelli a favore della Fondazione ricerca fibrosi cistica. «Per me sarà un’esperienza tutta nuova- spiega- che affronto perchè il triathlon mi ha sempre affascinato e perchè sono certo che mi divertirà. E poi ho voglia di tornare a fare un po’ di fatica… Non troppa, in verità: un paio di settimane fa ho partecipato senza allenamento alla Nove Colli e mi è tornato in mente all’istante cosa vuol dire andare in bicicletta…». Chilometri e chilometri in quasi vent’anni di professionismo che gli hanno portato una Milano-Sanremo, un paio di tappe al Tour, una Tirreno-Adriatico, tre edizioni del Laigueglia, un titolo italiano e tante altre vittorie che però, a detta di tutti, sarebbero potute essere tante e tante di più: «Ma non ho rimpianti- taglia corto- sono felice di ciò che ho fatto anche se probabilmente avrei potuto far meglio. Però sono abituato a guardare avanti ed ora i progetti sono altri». Il presente è l’attività da procuratore per i corridori e una Academy, dalla quale è nata una squadra Continental, la Beltrami Tsa, che ha l’obiettivo di far fare esperienza ai giovani ciclisti facendoli correre con i professionisti in alcune gare del calendario italiano ed internazionale. Il futuro è invece un sogno: «Sì un altro sogno- spiega- quello di riuscire a creare una squadra World Tour tutta italiana. Nel nostro Paese credo che le risorse ci siano anche se trovare sponsor è difficilissimo. Però credo che sia necessario cambiare l’approccio, il modo di comunicare, non è più come vent’anni fa…». Da un sogno all’altro la bici resta al centro ma da domani toccherà anche nuotare e correre. E il DeejayTri è solo il primo passo: «Sì domani si comincia- spiega Pozzato- ma non credo resterà un episodio. Con un mio amico a luglio parteciperò all’Ironman di Klagenfurt in Austria. Mi sono già iscritto…». E si ricomincia proprio come era finita: «Sarà una figata…». C’è da scommetterci.