erbaNon ha mai corso in bicicletta ma la bici ce l’aveva dentro e, a modo suo, ha segnato il tempo di uno sport che gli deve molto e lo ricorderà per sempre. È morto questa mattina all’alba, all’età di 84 anni, Romano Erba per  quasi mezzo secolo presidente dell Sport Club Mobili Lissone e patron della Coppa Agostoni. Passione vera la sua,  che ha portato la città dei mobili a diventare  uno dei luoghi sacri del ciclismo, una classica del calendario internazionale; che lo ha affiancato a figure grandissime del ciclismo come Fiorenzo Magni, Felice  Gimondi,  Eddie Merckx, Francesco Moser, Beppe Saronni,  Gianni Bugno e che  gli deve l’organizzazione anche dell’  ” Ammiraglia d’oro” uno dei riconoscimenti più belli e sentiti a livello nazionale. Erba, appassionato di corse fin da bambino, con il ciclismo ci è cresciuto e a suggellare la sua storia il Coni qualche tempo fa gli ha anche gli ha attribuito la “Stella di bronzo al merito sportivo”. Due anni fa aveva lasciato il comando operativo dello Sport Club Mobili Lissone a Silvano Lissoni rimanendone presidente onorario e guardando come sempre avanti nel passare il testimone in mani sicure. Lascia la moglie Gabriella, i figli Carlo, Marco e Raffaella, i nipoti Giacomo, Pietro, Carla, Carlotta. Era già diventato bisnonno di Benedetta. «Quando morirò – aveva detto di recente – non spendete soldi per portarmi dei fiori. Preferisco che i soldi vengano spesi per sostenere l’attività giovanile dello Sport Club Mobili Lissone. Anche senza di me la tradizione dovrà continuare…». I funerali di Erba si svolgeranno lunedì 30 dicembre con inizio alle ore 14 presso la Chiesa Prepositurale San Pietro e Paolo di Lissone