La marcia riparte da Quarto Oggiaro ( e invita la nazionale cinese)
Torna la marcia a Milano. Tornano fatica e sudore che spesso non trovano spazio nelle prime pagine o in tv se non quando portano nel carniere titoli e medaglie che salvano le spedizioni azzurre alle manifestazioni mondiali ed europee, come l’estate scorsa ha fatto la milanese Eleonora Giorgi con il bronzo nel clima infernale di Doha. E la marcia torna a proprio a Quarto Oggiaro, periferia milanese spesso bistrattata ma «terra» di grandi marciatori. Dopo 45 anni il quartiere ospiterà una gara a livello nazionale, la Prima prova del trofeo Ugo Frigerio giunto alla sua cinquantunesima edizione e, proprio in piena emergenza coronavirus, gli organizzatori hanno anche ufficialmente invitato la nazionale di marcia cinese che è «bloccata» nel nostro Paese perchè si allena a Saluzzo in Piemonte seguita da Sandro Damilano.
La manifestazione ricorda ugo Figerio, milanese doc, primo campione della marcia italiana, tre volte oro olimpico negli anni ’20 e ’30 ad Anversa e poi a Parigi e riunisce le giovani promesse della marcia italiana. L’appuntamento è per domenica 23 febbraio in un quartiere che è un luogo simbolo della marcia milanese, che ha dato i natali a campioni straordinari quali Michele Didoni e Gianni Perricelli che si sono allenati su queste strade negli anni ’80 e 90′ e hanno vinto poi medaglie alle olimpiadi e ai campionati mondiali. Il tutto ruota attorno alla figura del loro allenatore, Pietro Pastorini, arzillo ottantenne ancora in attività e «guru» della marcia italiana vista e pensata anche come occasione di riscatto soprattutto nei quartieri popolari. Il ritorno della marcia a Milano si deve all’attività e alla passione dell’associazione Parco Certosa in collaborazione con la Fidal, federazione regionale di atletica, che con il patrocinio del municipio 8 ha voluto l’evento. Il parco è intitolato a Franco Verga figura storica del volontariato e dell’integrazione milanese degli anni ’70 ed è stato realizzato alcuni anni fa a Quarto Oggiaro, alla fine del cavalcavia palizzi fra i casermoni sorti per i nuovi insediamenti abitativi. Il ritorno della marcia proprio a Quarto Oggiaro è una buona notizia per lo sport milanese, più attratto dalle tante corse cittadine che hanno sponsor importanti e visibilità. Una sfida che racchiude l’orgoglio di un quartiere di fronte ai pregiudizi e che sarebbe bello vedesse il sindaco Sala (che è stato invitato) a dare il via per dare un senso ai tanti discorsi sulla valorizzazione delle periferie.